ANALISI

L'urlo dei laziali: questo è il tempo di vincere con te

Essere Laziali, lo slogan della nuova campagna abbonamenti, vuole dire tante cose ma soprattutto saper aspettare. Siamo al 22 giugno e, per ora, ancora nessun acquisto ufficiale anche se i dirigenti lavorano sodo e il presidente Lotito sta facendo di tutto per accontentare Sarri. Stavolta i laziali, che conoscono perfettamente il loro destino pieno di tensioni e tormenti durante il mercato estivo, hanno scelto una nuova forma di «contestazione» per l’attendismo societario: abbonarsi a scatola chiusa, senza sapere se Milinkovic partirà, se Berardi e gli altri rinforzi promessi sbarcheranno nella Capitale entro la partenza per il ritiro di Auronzo dell’11 luglio. Il dato dei primi due giorni, inatteso per certi aspetti, è confortante, quasi 4.000 tifosi hanno dichiarato il loro amore alla Lazio a prescindere da tutto. Se il buongiorno si vede dal mattino, Champions a parte, l’obiettivo dei trentamila abbonati può essere raggiunto battendo il record dell’era Lotito con 28.732, nella stagione 2004-2005 quando il presidente salvò il club dal fallimento e dalla retrocessione in serie B. L’anno passato sono stati 26.193 ma ora si annusa un entusiasmo che si può riassumere nell’empatia che tecnico e squadra hanno raggiunto con la gente laziale. Immobile, Cataldi, Casale, Romagnoli e Radu al matrimonio di Zaccagni che cantano i «Giardini di marzo» rappresentano perfettamente i tifosi: «Questa è il tempo di vincere con te», l’urlo di tutto il mondo Lazio.