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Lazio, Immobile salva Sarri

Pareggio in extremis contro un buon Torino: la corsa all'Europa si complica

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ciro salva la Lazio come all’andata, fa 25 gol in campionato e pareggia in extremis. La rete scaccia incubo arriva nel recupero dopo che il Torino aveva dominato la gara e stava portando a casa i tre punti. Davvero una brutta prova dei biancocelesti che ora sono attesi dalla sfida contro la capolista Milan: in linea teorica l’Europa è ancora raggiungibile ma servirà ben altro per superare Roma e Fiorentina.
Sarri deve fare a meno di Pedro, tridente offensivo con Anderson-Immobile-Zaccagni mentre Patric affianca Acerbi al centro della difesa. Juric (squalificato, in panchina c’è Paro) ha tutti i migliori a disposizione, solito 3-4-2-1 con Brekalo e Pobega dietro a Belotti per colpire di rimessa. Per il resto tanti duelli a centrocampo e squadra chiusa dietro per bloccare il secondo attacco del campionato contro la quinta miglior difesa. 
Vola Olympia, alla fine in 27.000 rispondono presente, fischia Prontera di Bologna in un Olimpico che prova a spingere i biancocelesti. 
Si parte e la Lazio prova a dettare i ritmi ma soffre da subito il giro palla del Toro che fa girare a vuoto i biancocelesti. E così per mezz’ora vanno tutti a sbattere sul muro granata senza trovare mai un corridoio per impegnare l’ex Berisha. Anzi sono gli ospiti a far venire i brividi a Strakosha, prima con il palo di Bremer sull’angolo di Rodriguez poi con Brekalo che non chiude il diagonale sul lato debole di una Lazio confusionaria. Non si sfonda sulle fasce dove Anderson e Zaccagni non creano mai la superiorità numerica, Leiva va in apnea e Il primo tiro verso la porta avversaria al 38’ con Milinkovic bloccato dal portiere albanese. Solo Lazzari prova a dare la scossa per il resto poca roba con l’aggravante dell’infortunio muscolare di Patric che costringe Sarri ad inserire il fischiatissimo Luiz Felipe che quasi non voleva entrare (Sarri lo ha ripreso perché non accelerava il suo ingresso).
Si ricomincia con Pellegri per uno spento Belotti è proprio il giovane attaccante trova il meritato vantaggio sempre sul solito angolo di Rodriguez. Siamo al 56’ e la Lazio si disunisce, gira a vuoto fino ai cambi: dentro Cataldi e Basic per Leiva e Luis Alberto. Almeno ora la reazione c’è con Milinkovic che impegna Berisha di testa. Dentro anche Luka Romero, la carta della disperazione per gli ultimi assalti che portano al pari. Al 92’ Milinkovic pennella per Immobile che di testa batte Berisha diventando con Quagliarella il miglior cannoniere in attività (180 sigilli), l’Olimpico tira un sospiro di sollievo. Poi Cataldi sfiora il clamoroso ribaltone prima del fischio finale. Il pareggio serve solo per il morale ma l’Europa si allontana. E Sarri deve riflettere su una squadra che ancora una volta non è riuscita a vincere tre partite di seguito.
 

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