Operazione antiterrorismo

Il fratello di Hannoun: "Noi ci sacrifichiamo i soldi e il tempo, loro con il sangue"

Angela Bruni

"Noi ci sacrifichiamo con i soldi e il tempo, ma loro con il sangue". È quanto avrebbe detto il fratello di Mohammad Hannoun, Awad, in un dialogo intercettato il 9 agosto 2024 all'interno dell'auto utilizzata da uno degli indagati con l'accusa di aver finanziato Hamas, Ra'Ed Hussny Mousa Dawoud, detto Abu Falastine. "Va bene...Loro senza di noi vanno avanti? Senza di noi, senza quelli all'estero, non andrebbero avanti", replica Dawoud nella conversazione da cui emerge, sottolinea il gip, la ''consapevolezza dell'importanza del ruolo svolto dal comparto estero'' e lasciando intendere che ''senza il loro finanziamento economico non riuscirebbero ad andare avanti coloro che sono all'interno del territorio per poter sostenere il movimento''.

Nel dialogo i due stanno commentando la nomina di Yahya Sinwar a capo di Hamas, dopo l'uccisione di Ismail Haniyeh. ''Noi... - risponde il fratello di Hannoun, Awad - questo movimento è circolare...la nostra generazione si è sacrificata molto".