misteri italiani

Caso Orlandi, perché è indagata la compagna di musica: i 19 "non ricordo" di quei minuti cruciali

Luigi Frasca

Tante ombre, poche sicurezze, piste incrociate o divergenti, nuovi colpi di scena a oltre 40 anni dai fatti. La scomparsa di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana allora 15enne, è una ferita ancora aperta. L'ultima novità è che Laura Casagrande, 57 anni, compagna della scuola di musica, è indagata con l’accusa di false informazioni all’autorità giudiziaria. Alla base i diciannove "non ricordo" opposti dalla donna in due ore di deposizione davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta. Si tratta di una compagna della scuola di musica di Emanuela, tra le ultime persone ad aver visto la ragazza il pomeriggio del 22 giugno del 1983.

Nell'audizione ha detto che di quegli istanti su corso Rinascimento "non ho memoria alcuna, non ricordo nulla", riporta il Corriere, come non ricorda tanti altri dettagli di quei momenti. Nell'audizione ha detto: "Ebbi paura. Andai per due mesi in un luogo segreto in Umbria" . Ci si chiede se tema qualcosa ancora oggi. Nel corso dell'audizione, tuttavia, Casagrande sembra avere un'idea precisa di cosa sa successo alla compagna: "È stata adescata. Quello che mi sono sempre chiesta è come abbia fatto a fidarsi e ad andare con qualcuno. Era una ragazza semplice. Poteva capitare anche a me" . Ma di quegli attimi, "di un’immagine di Emanuela che cammina sul marciapiede non ho ricordi". La donna arriva a dire: "Ho un vuoto totale". Non ricorda di aver preso l'autobus con Emanuela, che qualcuno le aveva presentate,  che era stata convocata nei giorni successivi alla scomparsa da una suora della scuola di musica che le avrebbe mostrato delle foto. "Ero una bambina di quattordici anni. Da allora ho imparato a rimuovere tutto. La mia storia non è finita quel giorno", si è giustificata la donna. 

"Ci sono molti elementi per poter pensare che" Casagrande "fosse una delle ultime, se non l'ultima, tra le amiche della scuola di musica ad aver visto Emanuela. Questo significa che potrebbe aver visto o saputo cosa ha fatto prima di sparire, e con chi eventualmente si sia allontanata", dice in una intervista a Repubblica Andrea De Priamo, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori. Casagrande, "nell'immediatezza della scomparsa fu ascoltata più di una volta e disse di essere uscita dalla scuola insieme a Emanuela. Quando però l'abbiamo ascoltata in Commissione, il suo racconto è cambiato radicalmente: parlò di una sorta di amnesia, si allontanò completamente da quella scena". "Le prime due versioni, pur con qualche discordanza, avevano un filo di coerenza: Emanuela arrivava a quella fermata. In una versione le avrebbe persino chiesto se dovesse prendere l'autobus, in un'altra l'avrebbe vista solo da dietro mentre camminava. A noi, invece, disse di non averla vista affatto all'uscita della scuola, collocandola completamente fuori da quel contesto. Allora mi feci portavoce di un sentimento condiviso dalla Commissione: le evidenziammo che avremmo potuto risentirla anche nella forma dell'esame testimoniale, con giuramento", afferma.