in toscana

Famiglia nel bosco, altro caso: il blitz nel casolare e il ruolo del culto "Noi è, Io Sono"

Pina Sereni

Un altro caso, un'altra "famiglia nel bosco. Da Palmoli ad Arezzo. "Io non faccio Natale senza i miei bambini. Devono riportarmi i miei figli, adesso", è l'appello di mamma Nadia e del papà Harald e Mamma Nadia, che da due mesi vivono senza avere notizie dei loro due bambini, di 4 e 8 anni, portati via lo scorso 16 ottobre. "Sono 56 giorni oramai che non abbiamo notizie, non sappiamo come stanno, dove sono, non sappiamo nemmeno se sono insieme", dice l'uomo originario di Bolzano - lei è originiaria della Bielorussia - intervistato da Fuori dal coro, il programma di Mario Giordano su Rete4. 

Il motivo dell'allontanamento, in base a quanto risulta, delle irregolarità sull'apprendimento parentale, la scuola a casa per intenderci, prevista dalla normativa italiana. Fa discutere anche la modalità dell'intervento, con una squadra speciale armata che irrompe nella casa per prelevare i due piccoli. La trasmissione mostra i video del blitz, ripreso dalle telecamere di sicurezza, e il successivo arrivo dei servizi sociali. Si sente un carabiniere che telefona al magistrati per informarlo che l'operazione è andata a buon fine. 

 

I bambini sono stati trasferiti in una struttura protetta, sconosciuta ai genitori. Nel decreto di allontanamento, firmato dal Tribunale dei minori di Firenze, si segnalano irregolarità nella procedura di scuola parentale e la mancata collaborazione con i servizi sociali nei controlli sanitari previsti. La coppia avrebbe presentato una denuncia alla procura contro l’intervento delle forze dell’ordine. 

Secondo quanto riporta la Nazione, i due si sono trasferiti nell’alta Valtiberina dopo aver vissuto in Alto Adige dove gestivano un B&B. I servizi sociali hanno contestato le modalità di scuola a casa, per i genitori alla base della contestazione ci sarebbe solo un disguido burocratico. La situazione infine è precipitata con la decisione di togliere i figli alla coppia che farebbe parte di una associazione chiamata "Noi è, Io Sono, One People, La Nazione", un gruppo che promuove stili di vita non convenzionali. 

In passato la trasmissione Rai FarWest si è occupata di questo gruppo, definito dalla psicologa Lorita Tinelli un "culto sciame", un movimento senza leader di stampo complottista che rifiuta lo Stato, le leggi e la medicina, sostenendo che ciascuno di noi sia vittima di un sistema di frodi globali. I membri credono nell'autoguarigione. Una "setta" che però non opera all'oscuro, tempo fa una delegazione si è presentata al Ministero delle Finanze per denunciare la truffa globale di cui i cittadini sarebbero vittime.