Tasse
Fisco: a Roma l'Imu più cara, a Palermo la più economica
Scadranno il prossimo 16 dicembre i termini per pagare il saldo dell'Imu, la tassa di possesso sugli immobili che varia più che mai in maniera notevole a seconda dei territori. Secondo uno studio del servizio Stato Sociale, Politiche Fiscali e Previdenziali, Immigrazione della Uil, di fronte a una media nazionale di 488 euro di saldo (per un totale di 977 euro complessivi includendo l'acconto di giugno), si va infatti dai 1.749 euro di Roma e Milano (per un totale rispettivo di 3.499 euro e 2.957 euro sommando l'acconto) ai 195 euro di Palermo (391 euro con l'acconto) e Pesaro (197 euro di saldo per 394 euro totali con l'acconto).
Il quadro che emerge dai dati sull'imposta - che non è dovuta sull'abitazione principale ma solo su seconde case, immobili commerciali, aree edificabili e terreni agricoli - è "un sistema fiscale immobiliare italiano diseguale e confuso", sottolinea la Uil, che parla di "una vera e propria 'lotteria fiscale', derivante da valori obsoleti" e di "un mosaico di aliquote locali che alimentano ingiustizie e disuguaglianze". Alle recriminazioni del sindacato, che chiede "maggiore progressività" sul tema, si aggiungono anche quelle di Federalberghi. Per le imprese alberghiere, infatti, il saldo totale è di 837 milioni di euro (di cui 418,4 milioni da pagare con il saldo di dicembre): un conto definito "salato" dal presidente Bernabò Bocca, "reso ancor più indigesto dagli aumenti dell'imposta di soggiorno sanciti recentemente dal disegno di legge di bilancio e dal decreto economia, nonché dal fatto che "l'imposta si paga anche per i periodi in cui le strutture ricettive sono chiuse o comunque vuote o utilizzate in minima parte". A fare attenzione al calcolo dell'imposta invita invece Confedilizia, ricordando che se l'acconto di giugno "era pari all'imposta dovuta per il primo semestre, applicando le aliquote e le detrazioni dei dodici mesi dell'anno precedente", per quanto riguarda il pagamento di dicembre "il calcolo della rata - con conguaglio di quanto versato come acconto - va eseguito sulla base delle aliquote che da quest'anno i Comuni dovranno individuare solo tra le fattispecie tipizzate dal d.m. 7.7.2023, come successivamente modificato e integrato". I Comuni infatti, ricorda Confedilizia, a partire da quest'anno "non possono più diversificare liberamente le aliquote dell'Imu", ma solo "fissarle approvando il prospetto delle aliquote redatto tramite l'apposita applicazione informatica disponibile sul portale del federalismo fiscale".