Più libri più liberi
Censura rossa a Più libri più liberi, il blitz con cori e intimidazioni: "Fuori i fascisti"
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Il paradosso democratico della sinistra "intellettuale" torna a mostrare il proprio volto pubblicamente. Alla rassegna libraria Più libri più liberi sembra di essere tornati al clima degli anni di piombo, con la casa editrice Passaggio al Bosco di fatto censurata perché ritenuta disallineata dal pensiero unico dominante e dunque «fascista». Come annunciato, alle ore 15 gli stand di diverse case editrici hanno chiuso baracca per cantare Bella ciao e recarsi in protesta di fronte lo stand di Passaggio al Bosco, blitz in cui non è mancato qualche momento di tensione. Ancora una volta l'odio proviene dagli ambienti della sinistra radicale, da chi nel proprio catalogo libri presenta esaltazioni delle Br e Stalin (Filippo Impallomeni).