Il giornalista

Montanelli così descriveva il comunismo: "Nei regimi il potere sta nel partito"

Redazione

Per comprendere i compagni di oggi è importante guardare a quelli di ieri, che ora in molti cercano di emulare. La definizione più calzante del termine comunismo la diede il grande Indro Montanelli, tra le firme più illustri dello scorso secolo. "I comunisti non hanno lo Stato nel sangue, hanno i partiti. Stalin non è mai stato capo dello Stato e nemmeno capo del governo: era capo del partito. Il potere, nei regimi comunisti, non sta né nello Stato, né nel governo. Sta nel partito", disse il fondatore de Il Giornale in uno dei suoi commenti, tutt'oggi attuali.

Per il giornalista, infatti, "avere lo Stato" nel sangue", vuol dire rispettare le istituzioni ed essere fedeli alla nazione. Un messaggio che contrasta, e non poco, con quella che era la visione dell'ormai dimenticato Pci. Questa forza, per sua natura, si opponeva al sistema. Nella logica di quelli che un tempo erano i "rossi", come ha evidenziato lo stesso Montanelli, c'è solo il partito come unico credo al quale offrire lealtà o meglio l'unica entità al quale un comunista si sente legato.