Garlasco
Vittorio Feltri, a Fuori dal coro la mazzata ai giudici: caso Stasi peggio di Tortora
“Il povero Stasi è in galera da parecchi anni, mentre Enzo Tortora dopo un anno e mezzo fu assolto perché venne accolta la mia tesi”. Lo ha detto Vittorio Feltri, direttore editoriale de Il Giornale, intervenendo a “Fuori dal Coro”, il programma di Rete 4 condotta dal giornalista Mario Giordano.
“Stasi è innocente”
Feltri ha sempre sostenuto che l’ex studente bocconiano fosse innocente. In un’intervista rilasciata a La Vita in Diretta lo scorso maggio, il direttore de Il Giornale aveva detto: “Ne hanno messo in galera uno a caso”. E ancora: “Certo che ho sempre difeso il ragazzo. Lo ripeterò mille volte che in primo grado è stato assolto per assenza di prove. Pure in appello è stato assolto. Vorrei capire come mai lo hanno condannato. Perché? Queste risposte non le devo dare io, ma i signori magistrati”. E infine aveva definito il caso di Garlasco “un gran casino”.
“Capire a chi sono andati quei soldi”
Durante la puntata di Fuori dal Coro, andata in onda ieri sera, si è parlato anche della inchiesta per corruzione in atti giudiziari, coordinata dalla Procura di Brescia, a carico dell’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, che nel 2017 avanzò la richiesta di archiviazione per Andrea Sempio, all’epoca indagato e poi prosciolto per l’omicidio di Chiara Poggi. Sulla scorta di alcuni accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza, gli inquirenti bresciani ipotizzano che i genitori del ragazzo abbiano destinato un’ingente somma di denaro all’ex pm affinché scagionasse il figlio. I soldi, versati dalle zie paterne di Sempio sul conto del fratello Giuseppe, padre di Andrea, sarebbero stati prelevati dall’uomo in contanti. “Mi sono fatto l’idea di una famiglia che fa una rapida colletta per un motivo che non è chiaro”, ha detto il giornalista Gianluigi Nuzzi, ospite del programma di Mario Giordano. “Pagare 30/40 mila euro gli avvocati per quella indagine, che era un guscio vuoto, nel senso che non c’erano dentro chissà quali elementi, non ha alcun senso. Bisogna capire questi erano destinati quei contanti. Non credo siano andati tutti agli avvocati”.
“Le intercettazioni omissate mi inquietano”
Agli atti del fascicolo per corruzione vi sono una serie di intercettazioni ambientali, risalente agli inizi di febbraio del 2017, prima ancora che Sempio fosse formalmente informato dell’indagine a suo carico. Alcune di queste non sarebbero state trascritte o, comunque, conterrebbero molte parti omissate. “Questa è molto strano”, ha commentato Nuzzi. “Bisogna capire il motivo. - ha concluso Nuzzi - Questa è la cosa che mi inquieta di più”.