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Bce, l'allarme per crisi ed emergenze: la scorta di contanti da tenere sempre a casa

Rosa Scognamiglio

Il denaro contante deve continuare a circolare poiché “ha un ruolo chiave nella crisi”. È quanto si legge in articolo pubblicato dalla Bce, legato alla diffusione del consuetudinario bollettino economico, dal titolo “Keep calm and carry cash”, ovvero “mantieni la calma e porta con te il contante”. La raccomandazione, già diffusa da Austria, Olanda e Finlandia, suggerisce di avere in casa tra i 70 e i 100 euro per ogni membro della famiglia.

Perché la Bce consiglia di tenere contanti in casa

La domanda sorge spontanea: perché la Banca centrale europea consiglia di avere sempre una piccola scorta di contanti? La ragione è spiegata in uno studio che, come precisa il Corriere della Sera, analizza la circolazione del contante durante i recenti periodi di crisi legati alla pandemia Covid-19, alla guerra tra Russia e Ucraina e alle altre tensione. Secondo la Bce, il contante rappresenta una “componente essenziale della preparazione nazionale alle crisi”, ed è utile “non solo alle necessità individuali ma contribuisce anche a una più ampia resilienza di carattere sistemico”. Pertanto l’istituzione invita a disporre di una cifra compresa tra i 70 e i 100 euro per ogni membro della famiglia, al fine di poter sopperire a eventuali “bisogni essenziali” per circa 72 ore.

 

 

L’analisi della crisi

Nello studio si evidenzia il ruolo fondamentale delle banche nell’assicurare “l'approvvigionamento robusto” di banconote e che il contante rappresenta “un pilastro fondamentale di stabilità economica e per la fiducia del pubblico”. Durante il primo anno di pandemia, ad esempio, c’è stato un incremento evidente dell’emissione netta di banconote nei Paesi dell’euro di oltre 140 miliardi. E così anche durante il primo mese della guerra tra Russia e Ucraina, che ha prodotto un aumento stimato pari del 36%. “Tutti questi diversi episodi di crisi mettono in rilievo che l'utilità del contante si intensifica notevolmente quando la stabilità viene minacciata, indipendentemente dalla natura o dalla portata geografica dello shock o dal grado di digitalizzazione”, si legge ancora nel documento. E infine: “Complessivamente questi casi mettono in rilievo una tendenza rilevante. Nei momenti di tensione acuta, il pubblico spesso si rivolge al contante fisico come un mezzo affidabile di stoccaggio di valore e mezzo resiliente di pagamento”. Nessun allarmismo, insomma.