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Archeologia, Borgonzoni: "Il sito di Claterna continua a stupire, nuovi fondi per 2,2 milioni"

Un monile in vetro dai vivi colori verde, bianco e rosso, raffigurante una maschera teatrale, sfuggito dal braccialetto indossato da una spettatrice e ora ritrovato. Una scena di vita quotidiana da una storia datata duemila anni che torna a vivere. A riportarla alla luce, le ultime attività di scavo che hanno permesso di riconsegnare alla collettività nella sua interezza il Teatro romano della città di Claterna, un monumento che testimonia l'antico splendore e il ruolo strategico ricoperto dal centro sin dal II secolo a.C. in termini commerciali e in quanto a rapporti privilegiati con Roma. Insieme al foro, alle strade, alla Domus dei Mosaici e agli impianti termali, a una ricca collezione di monete in argento e bronzo e a gemme colorate dedicate a varie divinità, per peculiarità e bellezza, il Teatro si annovera tra i tesori riemersi finora grazie al costante impegno economico del ministero della Cultura e al lavoro svolto dalla Soprintendenza di Bologna. Un simbolo della ricchezza custodita da questo territorio situato lungo la via Emilia, tra Bologna e Imola. Luogo magico, in gran parte ancora da esplorare. Se ne è discusso questa mattina nel corso dell'incontro sui risultati emersi dagli scavi 2024-2025 effettuati a Claterna, città non a continuità di vita più grande del Nord Italia (ben 18 ettari).

L'incontro si è svolto ad Ozzano dell'Emilia, nel Bolognese, alla presenza del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, del sindaco Luca Lelli e della Soprintendente Abap Città Metropolitana di Bologna Francesca Tomba. "Il sito di Claterna non smette di stupirci e chissà quante sorprese riserva ancora. Gli importanti investimenti fatti per recuperarne e valorizzarne lo straordinario potenziale - ha affermato il Sottosegretario Lucia Borgonzoni - evidenziano la fiducia che il MiC ripone in un bene che ha tutte le caratteristiche per diventare un attrattore di richiamo internazionale, determinante per il potenziamento del territorio in chiave culturale e turistica. Un'attenzione che rimane alta. Nuovi fondi in arrivo tra quest'anno e il 2027 per complessivi 2 milioni e 200 mila euro ci permetteranno di restituire alla comunità un luogo ricco di memoria e di realizzare progetti pensati per far sì che il pubblico sia sempre più coinvolto: l'obiettivo - ha infine annunciato - è quello di ospitare nel Teatro spettacoli dal vivo a partire già dall'estate 2027 anche mediante l'utilizzo di strutture removibili in legno''.

La presenza di un teatro nella città romana di Claterna, a soli 15 chilometri da Bologna, risale alla prima età augustea (fine I secolo a.C - inizi I secolo d.C.). Il Teatro è collocato nella zona a Nord della via Emilia, dedicata agli edifici pubblici della città, dove si sviluppa anche la piazza del foro. Il monumento è stato inizialmente individuato grazie ad una serie di foto aeree. Alcune indagini mirate e di limitate dimensioni, condotte tra il 2017 e il 2019, ne hanno accertato l'esistenza, ma è soltanto attraverso l'attività avviata dalla Soprintendenza di Bologna a partire dal settembre 2023 - grazie a un finanziamento del MiC di 450mila euro - che è stato possibile riscoprirne l'intera bellezza. Dal 2023 ad oggi gli scavi archeologici hanno rivelato un edificio di medie dimensioni, con una cavea del diametro di 64 metri e una capienza massima ipotizzata di 2.500 spettatori. "Il monumento ha precisato la Soprintendente di Bologna Francesca Tomba - si presenta conservato nella sua complessità, anche se molte pietre delle gradinate e parti delle murature sono state asportate fin dall'età tardo antica per ricavarne materiale da costruzione. E a proposito di conservazione, le quinte del Teatro di Claterna sono tra quelle che meglio si sono mantenute tra i teatri di età imperiale in Italia. Dal Teatro - prosegue - sono stati recuperati numerosi frammenti di elementi architettonici, lastre pavimentali e parietali in marmo e pietra che costituivano la decorazione del monumento. Con i prossimi finanziamenti 2025-2027 di 600mila euro - conclude l'architetto - diventerà l'unico teatro nel territorio regionale completamente visibile e fruibile a cielo aperto''.

Complessivamente, dal 2018 ad oggi, l'area archeologica di Claterna è stata oggetto di finanziamenti MiC per 1.146.000 euro, a cui si aggiungono i 210mila euro destinati alla Necropoli di via Sant'Andrea a Ozzano dell'Emilia per un totale di quasi 1 milione e 400 mila euro (di questi fanno parte i già citati 450mila euro per il Teatro romano). Per il triennio 2025-2027, stanziati per l'area di Claterna 2 milioni e 200 mila euro, di cui fanno parte i 600 mila su menzionati per il Teatro romano, 400mila per la Domus dei Mosaici e un milione e 200 mila per la Casa Rossa.