ricovero a tempo indeterminato
Papa Francesco, cura cambiata per la terza volta. Come sta il Pontefice
Papa Francesco «continua ad essere apiretico e sta proseguendo la terapia prescritta», ma «le condizioni restano stazionarie». Questo, in sintesi, il secondo aggiornamento della giornata di ieri fornito in serata dal portavoce e direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Assenza di febbre, quindi, ma lo stato di salute complessivo del pontefice continua a destare seria preoccupazione.
Quello emesso in serata è peraltro (una novità da quando Bergoglio è stato ricoverato venerdì scorso al Policlinico Agostino Gemelli) il secondo bollettino quotidiano; nei giorni precedenti, infatti, era stata resa nota una sola comunicazione scritta, sempre intorno alle 18. Ieri, invece, già verso le 13 è stato emesso a sorpresa un bollettino in cui si parla di «quadro clinico complesso», che conseguentemente richiederà «una degenza ospedaliera adeguata». Nella nota antimeridiana si è avuto quindi un quadro più definito delle reali condizioni di salute di Francesco, anche perché diversi esami microbiologici a cui è stato sottoposto nelle giornate precedenti hanno avuto bisogno di un certo lasso di tempo per i risultati. Il responso delle indagini cliniche ha comportato un ennesimo cambio di terapia perché hanno «dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie». Questa è la terza volta che le terapie antibiotiche a cui è sottoposto il Santo Padre vengono cambiate. Da principio si era partiti, quando era ancora in degenza domiciliare a Santa Marta, con il cortisone inoculato mediante flebo; successivamente, una volta ricoverato, il quadro farmacologico era stato «leggermente modificato», come aveva reso noto già nella giornata di sabato scorso lo stesso portavoce Bruni.
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Adesso, vista l’aggressione alle vie respiratorie da parte di batteri di origine diversa - è presumibile si tratti del mycoplasma pneumoniae, dello streptococco e dello stafilococco, che circolano insistentemente proprio in questo periodo – è stato deciso un ennesimo cambio in corsa per scongiurare una possibile polmonite che, per un uomo di 88 anni a cui manca un lobo polmonare da quando ne aveva 21, potrebbe essere rischiosissima. Papa Francesco è comunque «sereno», come viene specificato costantemente nei vari aggiornamenti divulgati dalla Sala Stampa, ed è particolarmente «toccato dai numerosi messaggi di affetto e vicinanza che continua a ricevere in queste ore». Durante le giornate trascorse al Gemelli, si fa sapere, il pontefice alterna la costante preghiera a momenti di riposo e, al mattino, si dedica anche alla lettura di qualche quotidiano. Sui tempi della degenza, che inizialmente si supponeva sarebbe durata cinque o sei giorni, non c’è ancora chiarezza. Quel che è certo è che i medici hanno disposto che essa sia «adeguata» alle condizioni indiscutibilmente critiche dell’augusto paziente.