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Terremoto Campi Flegrei, che succede: "Dobbiamo essere pronti, inevitabili scosse più intense"

Paura all'alba di sabato 27 aprile per una nuova scossa di terremoto nella zona dei Campi Flegrei, zona caratterizzata da una intensa attività vulcanica della Caldera, l'antico supervulcano sotto il suolo del territorio che ricade nei comuni di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Bacoli e Monte di Procida. La scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata registrata alle 5.44 di oggi ed è la più intensa di una sciame che sta interessando da mesi l’area, a volte con epicentro in mare altre con epicentro nella Solfatara, fenomeno legato a una ripresa del bradisismo. Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo, che aggiorna sulle sue pagine social i concittadini, riferisce di persone all’alba in strada e di aver constatato con la protezione civile locale caduta di calcinacci e qualche crepa ma nessun danno. A Napoli, dove la scossa si è avvertita in alcuni quartieri, solo chiamate al centralino dei vigili del fuoco per informazioni. La scossa è stata preceduta e seguita da altre di minore entità. L’Osservatorio Vesuviano come sempre monitora l’andamento del fenomeno. 

 

Un "terremoto che rientra in questa dinamica bradisismica intensa", spiega il vulcanologo Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, intervenuto al Tg3. "Il suolo continua a sollevarsi" e la dinamica bradisismica "continua con una intensità variabile. Il suolo si è sollevato con una velocità maggiore negli ultimi giorni, da una decina di giorni sembra rientrato nei valori precedenti - spiega l'esperto - Questo ci fa capire che è un processo continuo con accelerazioni e decelerazioni. I terremoti non si possono evitare o prevedere, ma possiamo prevedere che ce ne saranno altri e dobbiamo essere pronti anche a questo", spiega Di Vito che sottolinea come sul territorio si stanno svolgendo attività di prevenzione. 

 

Ma cos'è il bradisismo? "Il suolo si solleva e la crosta terrestre si rompe", puntualizza Di Vito a Rainews 24, "ci potranno essere scosse anche di magnitudo più intensa e sono inevitabili, per questo è importante continuare con le attività di prevenzione”, afferma il presidente dell'Osservatorio Vesuviano Invg.