lettera aperta

Cecchettin, esce il libro "Cara Giulia". Il papà Gino: "Dove abbiamo sbagliato"

La storia di Giulia Cecchettin, la ragazza veneta prima sparita insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta e poi trovata senza vita perché uccisa brutalmente dallo stesso, ha segnato un confine tra il prima e il dopo. Fin dalle prime ore, quelle delle ricerche e della speranza, il caso di cronaca è rimbalzato in rete e ha sconvolto tutto il Paese. Ora esce un libro che nasce proprio dalla storia della 22enne. Edito da Rizzoli e in tutte le librerie a partire dal 5 marzo, è stato così presentato dal papà Gino: "Provo ad analizzare dove abbiamo sbagliato, soprattutto noi genitori, padri e madri, dove siamo stati poco presenti e non siamo riusciti a educare i figli all'amore, al rispetto, alla comprensione, ma li abbiamo forse educati a una modalità di vita incentrata sul possesso. Questo credo sia il modo migliore per reagire a quanto è successo", ha detto. 

 

 

Realizzato in collaborazione con Marco Franzoso, autore di titoli come “Il bambino indaco” e “L'innocente”, il libro si inserisce in un progetto più vasto, a sostegno delle vittime di violenza di genere. Si tratta di una lunga lettera, oltre che una sorta di appello alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni, in cui il papà di Giulia, ripercorrendo la vita e la storia della ragazza, si concentrerà sugli errori commessi e sui perché della vicenda. "Tu in questi giorni sei diventata un simbolo pubblico", ha spiegato Gino Cecchettin, “sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti. E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande".