traffico bloccato

Agricoltori in protesta, trattori e balle di fieno al casello di Orte

Circa trecento trattori e un migliaio di persone, tra agricoltori e allevatori, hanno bloccato il traffico davanti al casello autostradale di Orte dell’autostrada A1. I mezzi, stando a quanto si apprende dai manifestanti sul posto, sono arrivati intorno alle 14:30. Provenivano dall’Umbria, oltre che dalle zone del Lazio in protesta, il viterbese, il reatino e il frusinate. Il blocco è andato avanti a singhiozzo, poiché la polizia è intervenuta più volte a smobilitare il presidio. La protesta ha paralizzato il passaggio al casello ma, sempre a quanto si apprende dalle stesse fonti, nessun trattore avrebbe invaso la carreggiata autostradale. I manifestanti, che per la prossima settimana hanno annunciato di voler varcare i confini del raccordo anulare per raggiungere la Capitale, chiedono un incontro con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La situazione all’uscita del casello autostradale di Orte sta tornando ora progressivamente alla normalità. Poco dopo i momenti che hanno visto i manifestanti piazzarsi in mezzo alla strada, con conseguente intralcio al traffico all’esterno del casello, e l’intervento della polizia, gli agricoltori hanno portato in strada due balle di fieno e una capretta. "È la nostra mascotte", ha detto uno di loro. Balle che poi sono state ricaricate sul mezzo adatto. Ma ora le auto hanno ripreso lentamente a passare. "È una lotta di libertà, non ci possiamo fermare qui", hanno detto ancora gli agricoltori, "fermarsi significherebbe aver perso tutto".

 

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"Sono felice che finalmente anche altre realtà politiche si stiano rendendo conto dei problemi che da anni stanno colpendo il mondo dell’agricoltura. Mi disturba invece molto chi strumentalizza le proteste di oggi addebitando la responsabilità di questo scenario all’attuale governo: veniamo da anni di governi di sinistra, di pseudo sinistra, di grandissime coalizioni, giallorossi e gialloverdi, ma è solo con il governo Meloni e con Fratelli d’Italia al ministero dell’Agricoltura che c’è stata una vera attenzione al comparto". Lo ha dichiarato in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della commissione Senato - Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, sulle polemiche politiche legate alle proteste degli agricoltori anche in Italia. "Lo dimostrano i dati forniti dal ministro Lollobrigida nel corso del question time di ieri, ma anche i tanti provvedimenti approvati dal Parlamento o l’incremento dei fondi Pnrr destinati all’agricoltura. È giusto ascoltare le proteste, e lo abbiamo fatto anche pochi giorni fa a Fieragricola di Verona con il ministro, ma non vanno dimenticate le responsabilità, la sottomissione ai voleri europei e i silenzi che hanno contraddistinto i governi precedenti", ha aggiunto.