il caso

Firenze, insultata perché scrive "italiani" nella proposta d'affitto

Christian Campigli

Una storia surreale. Ma, al tempo stesso, esemplificativa della direzione nella quale rischia di andare il nostro Paese. Una deriva inaccettabile del politicamente corretto, del “siamo tutti uguali”, della distruzione sistematica delle nostre tradizioni. Una donna ha deciso di creare un annuncio per pubblicizzare il proprio appartamento. Da cedere, temporaneamente, in affitto. "Una cittadina fiorentina mi ha informato di un fatto incredibile – ha raccontato, sulla propria pagina Facebook, il capogruppo a Palazzo Vecchio per Fratelli d'Italia, Alessandro Draghi - Dopo aver messo un annuncio di un affitto di casa, specificando che avrebbe preferito studenti italiani per facilitare la scrittura del contratto e la comunicazione, è stata chiamata al telefono, insultata con aggressività, denunciata e l’annuncio sospeso perché reo di contenere la parola italiani”.

 

 

 

La donna, che per adesso ha preferito rimanere anonima, è rimasta turbata da una simile violenza verbale. “Si tratta di un fatto gravissimo e inaccettabile: un proprietario di un immobile deve avere il diritto (non certo di discriminare arbitrariamente e ci mancherebbe) di poter scegliere chi mettere in casa propria, in particolare se si tratta di un locale dal valore affettivo importante – ha concluso Alessandro Draghi - Cosa c’è di strano in tutto questo? Voi non vi preoccupereste di chi fate entrare in casa vostra al momento di un colloquio? E non vorreste avere il diritto di scegliere se darla a ragazzi, famiglie, turisti? La dittatura del politicamente corretto ha raggiunto il limite. Viva la libertà di scelta individuale, sancita e garantita dalla nostra Costituzione”.