fine anno

Giulia Cecchettin, boom di denunce in Veneto: le donne alzano la testa

Il tragico femminicidio di Giulia Cecchettin per mano dell'ex fidanzato Filippo Turetta ha scosso le coscienze e ha segnato un punto di svolta nella lotta contro la violenza di genere. Negli ultimi due mesi, i dati rivelano in Veneto un aumento significativo delle denunce da parte delle vittime e delle azioni intraprese in base alle nuove disposizioni del codice rosso. L'effetto catalizzatore di questo dramma si è concretizzato nell'applicazione del primo arresto in "flagranza differita" previsto dal Ddl Roccella. Un giovane marocchino di 23 anni è stato accusato di maltrattamenti nei confronti della sua compagna, e l'arresto è stato possibile grazie all'intervento tempestivo degli operatori del pronto soccorso dell'ospedale di Padova. 

 

 

Questo caso, insieme ad altri episodi, evidenzia un aumento del 20% delle denunce nella provincia euganea, confermando quanto il questore di Padova, Marco Odorisio, ha chiamato l'"effetto Giulia”. Le autorità, riferisce il Corriere Veneto, hanno sottolineato l'importanza di denunciare tempestivamente qualsiasi forma di violenza di genere. Dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin, si è registrato un aumento delle segnalazioni e delle denunce, dimostrando che situazioni precedentemente sopite stanno emergendo. Il questore ha invitato le vittime a rivolgersi immediatamente alle forze dell'ordine, ai centri antiviolenza e ai numeri dedicati per prevenire conseguenze più gravi. Non solo Padova, ma anche Venezia ha visto un incremento degli arresti, con 16 casi solo nel mese di dicembre.

 

 

Anche Treviso ha registrato un notevole aumento dei codici rossi attivati, con 35 nel periodo tra il 15 ottobre e il 15 novembre, e 50 tra il 15 novembre e il 15 dicembre. Nel Padovano, nel 2023, si sono contati 261 casi di maltrattamenti in famiglia, 211 atti di stalking o persecutori, e un aumento delle violenze sessuali da 97 nel 2022 a 121. I carabinieri della città del Santo hanno segnalato un aumento delle denunce per violenza negli ultimi due mesi, con 13 aggressori arrestati dopo la morte di Giulia. Complessivamente, sono state eseguite 44 misure cautelari e 12 precautelari per garantire l'allontanamento dagli autori di aggressioni e comportamenti illeciti. Il tragico omicidio ha scatenato un vero e proprio "effetto Giulia” che può salvare molte donne.