la sfida della natalità

Meloni in Ungheria manda in tilt la sinistra: "Combattere per difendere le famiglie e Dio"

È il momento per "una grande battaglia per difendere le famiglie, significa difendere l'identità, difendere Dio e tutte le cose che hanno costruito la nostra civiltà". La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Budapest Demographic Summit, torna sulla sfida cruciale della natalità che il suo governo ha da subito annunciato come tema imprescindibile dell'agenda. E assesta un duro colpo alla sinistra: "Sono donna, sono madre, sono cristiana e nessuno me lo può togliere. Qualcuno ci ha fatto delle canzoni per attaccarmi, ma non ha funzionato. Forse hanno sottostimato quanto queste parole fossero apprezzate", ha detto la premier in Ungheria. "Viviamo in un’epoca in cui tutto quello che ci definisce è sotto attacco. Perché? E perché sarebbe pericoloso? - aggiunge - senza l’identità siamo solamente dei numeri, strumenti nelle mani di chi ci vuole usare".

"Il declino della popolazione non è il nostro destino. Il calo del numero delle nascite non è altro che un sintomo che rende impossibile la crescita" dei paesi, ha detto
Meloni lodando quanto fatto dal governo di Viktor Orban: "Stiamo guardando con ammirazione i risultati raggiunti dall’Ungheria" per sostenere le famiglie ed aumentare le nascite. L'Ungheria rappresenta "l’esempio perfetto di come le cose possono cambiare se abbiamo la volontà e il coraggio di prendere i provvedimenti necessari. In Ungheria si è riusciti a fermare la tendenza in calo della natalità, sono aumentati i posti di lavoro, e anche l’occupazione femminile". Parole che naturalmente creano rumore a sinistra:  - "Oggi Giorgia Meloni partecipa al Budapest Demographic Summit svelando chiaramente al suo elettorato e a tutta l’Europa il volto conservatore del proprio governo. Mentre l’influenza di Viktor Orban appare in declino, Meloni sceglie di essere presente al summit per dare un chiaro segnale ai conservatori e all’estrema destra: la sua ricetta per contrastare l’inverno demografico in Europa è sostenere politiche familiari conservatrici e attaccare i diritti LGBTI+", dichiara in una nota Yuri Guaiana di +Europa.