ROMECUP 2023

Intelligenza artificiale e robotica le nuove conquiste della ricerca

Mario Benedetto

Un rilevante momento di confronto su ricerca e robotica, nell’ambito della Romecup 2023 - promossa e organizzata dalla Fondazione Mondo Digitale - dedicata al rapporto tra intelligenza artificiale e capitale umano. È l’oggetto dell’incontro di ieri presso l’università del campus Bio-Medico di Roma, dove una tavola rotonda centrale nell’ambito dei dibattiti giornalieri è stata dedicata a un tema particolarmente rilevante per il nostro futuro: quello della ricerca. A confrontarsi scienziati e professionisti di primo piano, con l’intervento di apertura di Fabrizio Taffoni, professore associato di Bio Ingegneria, Unità di Ricerca di Robotica avanzata e Tecnologie centrate sulla persona, Facoltà dipartimentale di Ingegneria, delegato del Rettore per l’orientamento, la didattica innovativa e il placement dell’università Campus Bio-Medico. Il professore ha evidenziato che «la tecnologia oggi permette ai ragazzi di sperimentare sin dai primi momenti di studio il potenziale della robotica e dell’intelligenza artificiale».

 

 

A seguire ha visto la platea particolarmente attenta l’intervento di Marco Franceschini, direttore del Laboratorio di ricerca clinica e riabilitazione neuromotoria dell’Irccs San Raffaele di Roma, tra l’altro rappresentante della categoria dei medici nel panel. L’Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico San Raffaele e l’Università Telematica San Raffaele Roma sono tra i principali protagonisti di questa 16a edizione del RomeCup 2023 con tre stand dedicati alle nuove frontiere ispirate alla phygital rehabilitation. Tra i più innovativi robot per la simulazione del cammino l’Istituto ha presentato Atlas, l’esoscheletro «overground» indossabile in età pediatrica. Presso gli stand sono disponibili dei «visori Quest 2» forniti da Meta di Mark Zuckerberg, partner d’eccezione del San Raffaele per l’iniziativa, che consentono ai partecipanti di esplorare le opportunità di utilizzo del metaverso in medicina. Argomenti ripresi nell’intervento del professor Franceschini, che ha sottolineato il valore della ricerca e la posizione di avanguardia del suo Istituto, introducendo elementi di particolare innovatività quale «la possibilità di garantire con le soluzioni tecnologiche offerte dalla ricerca recuperi importanti sia sul fronte della riabilitazione ma persino della sostituzione di alcune funzionalità fisiche di cui un soggetto diversamente non potrebbe disporre». Isabella Fiorello, postdoctoral researcher in Bioinspired Soft Robotics Istituto Italiano di Tecnologia, è la giovane ricercatrice che ha testimoniato la possibilità di «farcela grazie alle nuove risorse e alle grandi opportunità che l’innovazione tecnologica e la robotica oggi offrono. In particolare ha parlato di «robotica biospirata», ovvero che prende ispirazione da organismi viventi combinando modelli biologici e ingegneristici.

Giovanni Muscato, direttore del dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica dell’università degli Studi di Catania, ha testimoniato l’impegno nella didattica e nella ricerca robotica, che oggi apre a opportunità per il futuro dei giovani ricercatori, dal nord al sud. Daniele Nardi, ordinario di Intelligenza Artificiale Sapienza Università di Roma e direttore del Laboratorio Nazionale Artificial Intelligence and Intelligent Systems del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per I'Informatica, ha illustrato il funzionamento dell’intelligenza artificiale anche attraverso un filmato di una partita tra «robot calciatori» che, una volta programmati, sono in grado di compiere le azioni degli sportvi che abitualmente vediamo in campo. Infine Paolo Ravazzani, direttore dell’Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha lanciato un messaggio confortante sulle risorse di cui, anche grazie al Pnrr, il nostro Paese potrà disporre per la ricerca e le nuove professioni che saranno legate al suo sviluppo. Il sogno, con i piedi per terra grazie agli strumenti di cui oggi la tecnologia ci permette di disporre, guida e guiderà il lavoro della ricerca.