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Silvio Berlusconi, come sta: cosa trapela dal San Raffaele

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha trascorso un’altra notte tranquilla, a quanto si apprende da fonti sanitarie dell’Ospedale San Raffaele. Questa è stata la quinta notte in terapia intensiva per l’ex premier che da mercoledì si trova ricoverato al primo piano sotterraneo dell’ospedale San Raffaele di Milano per una infezione polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. Sinora i suoi medici non si sono sbilanciati in previsioni né ottimistiche né pessimistiche, chiarendo piuttosto che il fondatore di Forza Italia reagisce bene alle terapie pur in un quadro clinico che rimane "veramente difficile".

 

È un paziente da monitorare questo è certo. Ieri, giorno di Pasqua, il suo medico, Alberto Zangrillo, primario di Rianimazione, non ha mai lasciato l’ospedale. Fino a tarda sera, Berlusconi ha ricevuto le visite di qualche famigliare e amico, la figlia maggiore Marina (prima di pranzo, poi tornata anche la sera) e la quartogenita Eleonora, il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Al fianco del ’Cav’ c’è sempre la compagna e deputata di Forza Italia Marta Fascina ed il suocero Orazio. Anche quest’ultimo si è trasferito in una camera dell’ospedale per stare accanto alla figlia e al genero.

 

A coordinare le cure il professor Alberto Zangrillo, direttore delle Terapie intensive generale e cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano, insieme al collega Fabio Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia. Importante monitare il paziente 86 enne che comunque, come ha detto, lo stesso Zangrillo prima di Pasqua, "anche davanti una patologia grave, in una situazione veramente difficile, sta rispondendo bene alle terapie". C’è "una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sono le fughe in avanti o indietro, il pessimismo o l’ottimismo" sono da evitare.