medicina

Oltre tremila farmaci mancanti, allarme per quelli pediatrici. Ecco cosa sta succedendo

Oltre tremila farmaci di reperibilità sempre più difficile. Con un allarme relativo soprattutto a quelli per i bambini. E' lo scenario di un reportage realizzato da Repubblica che conferma le impressioni avute da tanti in queste ultime settimane. Le farmacie fanno i conti con la penuria di alcuni prodotti, e le ragioni sono molteplici.

"Siamo in difficoltà" spiegava alcuni giorni fa una lettera di Federfarma Napoli: «Accanto ai "mancanti" ormai cronici si lamenta una continua difficoltà nell'approvvigionamento di numerosi farmaci, tanto tra quelli "salvavita" che tra quelli di uso comune. Una carenza allarmante e particolarmente evidente soprattutto tra i farmaci ad uso pediatrico».

"Le cause sono diverse - spiega Marco Cossolo, alla guida di Federfarma - costi produttivi, delle materie prime, di consegna». Venerdì scorso le carenze segnalate dall'Aifa ammontavano addirittura a 3.089. "Nella gran parte dei casi - spiega Repubblica - si trova un generico, o un dosaggio o forma farmaceutica diversa (ad esempio in polvere anziché in compresse) oppure un'altra molecola con gli stessi effetti. Ci sono medicine che però vanno comprate all'estero, su autorizzazione Aifa", 

"Nel tempo - si legge ancora - sono mancati prodotti come Zoloft (anti depressivo), Bisolvon (anti tosse), Tachipirina sciroppo, solo per fare alcuni esempi. Poi c'è il caso Ibuprofene, che si usa contro il Covid nelle forme meno pesanti". «È carentissimo quello da 600 e da 800», spiega Alessandro Albertini, farmacista a Cuneo e distributore: «Abbiamo avuto problemi anche con il Nurofen bambini, stesso principio attivo, in sciroppo».

Federfarma ne fa anche una questione di materie prime per la confezione: "Il problema sono gli aumenti a doppia cifra dei costi di materiali di confezionamento, cioè carta, vetro, plastica e alluminio, oltre che la scarsità di principi attivi". L'inflazione non risparmia neanche questo campo.