dipendenza totale

Smartphone, la ricerca Eurispes è incredibile: più della metà degli italiani ossessionata dal telefonino

Christian Campigli

Uno strumento di lavoro. La porta di ingresso più immediata alla rete. Accessibile, ormai da qualche anno, a costi davvero contenuti ed inferiori alle duecento euro. Lo smartphone è diventato un oggetto indispensabile nella vita professionale e privata di tutti i giorni. La sua immediatezza però si sta trasformando in un autentico boomerang. E sta creando una sorta di dipendenza digitale. Almeno secondo gli incredibili dati del “Rapporto Italia 2022” di Eurispes. La maggioranza dei nostri connazionali (66,1%) usa il telefonino a letto. Prima di coricarsi e appena svegli il primo sguardo volge verso lo schermo dello smartphone. Per controllare i messaggi ricevuti o leggere il portale di informazione preferito.

Un italiano su due lo guarda mentre ha contemporaneamente accesa la televisione (54,4%) e mentre si trova in bagno (53,6%). Diventa uno strumento di compagnia per la metà del campione che mangia da solo (50,3%). Assai più significativo il 26,5%, che dichiara di “guardarlo costantemente” anche mentre pranza o cena in compagnia. Incredibile a credersi, ma il 42,7% controlla WhatsApp e Telegram persino mentre cammina. Un Italiano su tre (il 37%) ha l'abitudine di farsi i selfie e di pubblicarli sui social network. Un dato che schizza oltre il 70%, se si considera un campione di under 20. Il 32,2% lo utilizza quando è fermo ai semafori, in auto o in scooter e quasi un quarto (23,9%) anche mentre guida, nonostante questa pessima abitudine sia molto pericolosa.

Per la sicurezza propria e degli altri. Il 28,2% ha l’abitudine di geolocalizzarsi (ovvero di rendere nota la propria posizione). Rispetto al 2018 è più frequente l'utilizzo del cellulare a letto (dal 59,2% al 66,1%) e in bagno (dal 45,3% al 53,6%). Quasi il 40% degli Italiani afferma di aver migliorato le proprie competenze informatiche dall’inizio della pandemia. Si usa la rete sia per svago che per informarsi. Un fedele compagno di lavoro e gioco. La porta d'ingresso all'universo di Internet. Ma anche uno strumento che, se non usato con criterio, rischia di creare una vera e propria dipendenza digitale.