Cybersecurity

Cosa significa l'attacco cyber in Italia: ecco chi sono gli hacker di Killnet vicini al Cremlino

Sono vicini al Cremlino e sostengono apertamente le 'operazioni speciali' del governo di Mosca in Ucraina. Ecco chi sono gli hacker di Killnet, che nel pomeriggio hanno preso di mira diversi siti di istituzioni italiane, dal Senato, all'Iss, all'Aci. Sempre nel pomeriggio non risultava consultabile nemmeno il sito del ministero della Difesa, anche se in serata lo Stato Maggiore ha precisato che il temporaneo blackout è stato dovuto "ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito". Sono in corso verifiche per valutare la reale portata dell'offensiva, anche se al momento non si registrerebbero danni infrastrutturali.

A rivendicare l'attacco l’attacco Ddos (distributed denial of service) è stato lo stesso gruppo di hacker filo russi, che sul proprio canale Telegram ha fatto sapere di aver colpito Italia e Spagna e che "questa forse sarà la fine per voi". Sempre da Telegram, Killnet ha invitato gli oltre 57mila iscritti al proprio canale a falsare gli esiti della finale dell'Eurovision Song Contest, in programma per domani sera, collegandosi ad alcuni indirizzi internet e alterando l'esito del voto.

Tra i blitz più recenti, si annovera anche quello nei confronti degli ospedali britannici, con la minaccia di bloccare i respiratori dei pazienti ricoverati. Nel mirino dei pirati informatici è finita anche la Romania - con il blocco di siti di istituzioni e società private - ritenuta 'colpevole' di una eccessiva solidarietà con l'Ucraina.

Killnet, sempre attraverso Telegram, ha propagandato le gesta del battaglione Zarya, altro gruppo di hacker associato, che avrebbe bucato il portale dedicato ai pensionati ucraini e pubblicato in rete un elenco di oltre 62mila nominativi, con tanto di indirizzo email e password, di utenti della previdenza di Kiev. Non solo. Lo stesso collettivo filorusso, attraverso il gruppo 'Jacky' chiede aiuto ad altri hacker per bloccare alcuni siti polacchi e tedeschi che, nelle prossime ore, potrebbero essere oggetto di attacchi.