fuori controllo

Sesto Fiorentino, studente fuori di sé punta la pistola (finta) alla tempia del professore: "Mi ha messo troppe note"

Christian Campigli

La voglia di mettersi in mostra di fronte ai compagni di classe. Di emulare i protagonisti di Gomorra e Romanzo Criminale. Di dimostrare di aver attributi quadrati e di non provare alcuna paura. “Prof, dobbiamo regolare una questione: mi ha messo troppe note e sta sbagliando”. Sono state queste le parole pronunciate da un baldanzoso quindicenne, che ha poi estratto una pistola e l'ha puntata alla tempia di un professore di matematica, in un istituto tecnico di Sesto Fiorentino, popoloso paese ad un passo dal capoluogo toscano.

Il docente è rimasto impietrito, in silenzio, mentre il resto della classe sghignazzava divertita: alcuni compagni sono persino riusciti a trovare intelligente l'idea di riprendere la scena con il proprio cellulare. In pochi attimi, il video è rimbalzato in rete e si è poi diffuso a macchia d'olio, grazie ai gruppi WhatsApp.

La pistola è risultata essere solo un giocattolo: senza tappo rosso, avrebbe però tratto in inganno chiunque. Il ragazzo, di origine straniera, è ora nei guai. La scuola, come riferisce il “Corriere Fiorentino”, ha segnalato l'episodio all'autorità giudiziaria e la Procura per i Minori ha denunciato lo studente per minacce aggravata dall'aver agito per motivi di bullismo e ai danni di un incaricato di pubblico servizio, oltre che per interruzione di pubblico servizio.

La polizia ha anche portato a termine una perquisizione nella sua abitazione. Gli investigatori non hanno trovato armi, ma hanno sequestrato il cellulare del giovanissimo. “Era solo uno scherzo”, ha continuato a ripetere senza soluzioni di continuità. Non sarebbe la prima bravata del quindicenne. In più occasioni avrebbe umiliato e offeso le insegnanti, sempre donne, interrompendo le lezioni con prepotenza.

L'aspetto più agghiacciante dell'intera vicenda, sulla quale gli inquirenti dovranno far chiarezza, è rappresentato da una serie di indiscrezioni, secondo le quali il bulletto di periferia, da oltre due settimane, si sarebbe aggirato per i corridoi della scuola con la pistola infilata nella cintura. Nessuno, tra insegnanti e preside, ha evidentemente pensato bene di denunciare immediatamente questo incredibile e inaccettabile atteggiamento.