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Controcorrente, scintille tra Castelli e Bassetti sul Covid: "Non sa leggere i numeri", "Vada a fare l'ingegnere"

Federica Pascale
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Scoccano scintille tra Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia, e Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, entrambi ospiti di Veronica Gentili nel talk show politico Controcorrente, in onda su Rete4.

Durante la puntata di mercoledì 16 febbraio, i due si sono scontrati non soltanto sull’utilità del vaccino, ma anche sull’affidabilità delle fonti dei dati che entrambi hanno portato a sostegno delle proprie tesi. Bassetti ricorda in studio quanto il quadro pandemico sia cambiato soprattutto a fronte delle varianti del virus, che oggi sono molto meno aggressive: “Quest’anno abbiamo una variante, prima la Delta e poi la Omicron, che sono molto diverse dalla Alfa e dal virus naturale che avevamo un anno fa. Hanno una maggiore contagiosità e la Delta anche una maggiore virulenza. Non si possono confrontare assolutamente i due periodi. I dati mi sembrano talmente evidenti. A fronte dello stesso numero di contagi, se li avessimo avuti...”, tenta di proseguire ma viene interrotto da un Castelli infuriato: “Citi una fonte! Che fonte cita?” I toni si alzano e i due bisticciano, a maggior ragione perché, essendo entrambi in collegamento, continuano a parlarsi uno sopra l’altro senza tregua.

 

 

 

“I dati sono evidentemente quelli che abbiamo ogni giorno dall’Istituto Superiore di Sanità, non li do io – spiega Bassetti - Se li vuole andare a guardare, vada sul sito. Senza andare alla John Hopkins University, che sta negli Stati Uniti” punzecchia, riferendosi alla fonte citata da Castelli nell’esporre i dati durante il suo intervento. “Forse lei è un ottimo politico, ma mi pare che, come statistico e come medico, capisce poco. Vada a fare l’ingegnere, che sicuramente lo fa meglio di quanto fa il medico e legge i numeri”. E Castelli: “I numeri li so meglio di lei. Sto parlando di statistiche! Io cito i dati di una grande università, lei cita i giornali. Ne prendo atto.”

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