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La pillola anti-Covid di Pfizer vietata a chi non vuole restare incinta: annulla l’effetto anticoncenzionale

Dario Martini

L’Ema mette in guardia coloro che utilizzeranno la nuova pillola Pfizer contro il Covid. Sarà vietata a quei pazienti che sono già in cura con molti altri farmaci. La lista è lunghissima. Tra le controindicazioni, però, ce n’è una che ieri non è stata pubblicizzata. Spulciando le interminabili avvertenze al Paxlovid (così si chiama l’antivirale orale della multinazionale americana che già produce il vaccino Comirnaty) scopriamo un avvertimento rivolto alle donne. Non a tutte, ma solo a quelle che prendono abitualmente un altro tipo di pillola. Quella anticoncenzionale. Se non vogliono rimanere incinta, infatti, è meglio che stiano lontani dal Paxlovid.

 

Il nuovo farmaco anti-Covid di Pfizer, infatti, in realtà è doppio. Le compresse da prendere sono due. Una contiene il principio attivo racchiuso nella formula «PF-07321332». L’altra si basa sul ritonavir. La prima agisce riducendo la capacità del virus di moltiplicarsi nell’organismo, mentre il ritonavir prolunga l’azione di PF-07321332 consentendogli di rimanere più a lungo nell’organismo. Ed è proprio quest’ultimo a cancellare l’effetto della pillola anticoncenzionale. Lo spiega bene la stessa Pfizer:

«L’uso di ritonavir può ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali combinati». Quindi, «consigliare ai pazienti che utilizzano contraccettivi ormonali combinati di utilizzare un metodo contraccettivo alternativo efficace o un metodo contraccettivo di barriera aggiuntivo». 

 

Lo stesso avvertimento è contenuto nelle «caratteristiche del farmaco» pubblicate dall’Autorità europea per i medicinali. Nell’allegato, a pagina 15, è spiegato che «a causa della riduzione delle concentrazioni di etinilestradiolo (un estrogeno, ndr), devono essere presi in considerazione metodi contraccettivi di barriera o altri metodi non ormonali con l’uso concomitante di ritonavir quando somministrato come agente antiretrovirale o come potenziatore farmacocinetico. È probabile che ritonavir modifichi il profilo di sanguinamento uterino e riduca l’efficacia dei contraccettivi contenenti estradiolo».

Non viene specificato quanto duri questo effetto di annullamento dell’anticoncezionale. Probabilmente non dà un effetto duraturo e va considerato solo per il periodo in cui si assume Paxlovid. C’è anche da dire che una persona positiva al coronavirus, con la malattia che rischia di peggiorare nella forma severa, quasi sicuramente in quel momento non fa sesso con il proprio partner.

 

Come detto, l’elenco dei farmaci incompatibili con la pillola anti-Covid è lungo. La raccomandazione è di affidarsi al medico e di non fare di testa propria. Anche perché il nuovo antivirale si potrà assumere solo dietro prescrizione. Questi farmaci, comunque, sono: gli antagonisti dei recettori alfa1-adrenergici, come l’alfuzosina; gli analgesici: petidina, piroxicam e propossifene; gli antianginoso, come la ranolazina; gli antiaritmici: amiodarone, dronedarone, flecainide, propafenone e chinidina; gli antigotta, come la colchicina; gli antipsicotici: lurasidone, pimozide e clozapina; gli ergot-derivati: diidroergotamina, ergotamina e metilergonovina; gli inibitori della HMG-CoA reduttasi: lovastatina e simvastatina; gli inibitore della PDE5: sildenafil (Revatio) quando usato per l’ipertensione arteriosa polmonare; sedativi/ipnotici: triazolam e midazolam orale».

Inoltre, le avvertenze di Pfizer spiegano che «l’utilizzo di Paxlovid in pazienti con grave insufficienza renale in deterioramento potrebbe portare a una sovraesposizione con potenziale tossicità». E ancora: «Paxlovid non deve essere utilizzato in pazienti con grave insufficienza epatica». Insomma, non è un’aspirina e andrà prescritta con molta attenzione.