consigliere scientifico

Otto e mezzo, l'immunologo Guido Rasi spiazza Lilli Gruber sulla quarta dose: "Inutile farla se..."

Giada Oricchio

“Non lo so, non so che dire”. Guido Rasi, consigliere scientifico del commissario all’emergenza generale Figliuolo, alza bandiera bianca davanti ai dati della pandemia da Covid. In collegamento con “Otto e Mezzo”, il talk politico di LA7, mercoledì 19 gennaio, il professor Rasi ha ammesso che il governo naviga a vista: “Credo che siamo in un plateau, mi auguro che questo sia il picco perché i numeri sono sottostimati vista la debolezza dei test diagnostici. Credo che nelle prossime settimane i dati saranno questi e dovremmo commisurare le misure”.

Sulla richiesta delle Regioni di cambiare il modello della suddivisione per colori è incerto: “Si può pensare a un allentamento per le restrizioni, ma non sappiamo bene qual è il profilo dei ricoverati se sono più Delta o Omicron, manca questo dato per cambiare approccio. Si tratta di aspettare qualche giorno e capire se dovremo adattarci a un ambiente Omicron”.

E infine Gruber lo manda nel pallone con una domanda sulla necessità della quarta dose o di un vaccino anti Omicron. “La quarta dose se si rivela inutile è inutile farla. Io fui cauto con la terza, ma l’evidenza ha detto che era giusto e bisogna dirlo – ha detto Rasi -. Se saremo in ambiente Omicron e se dimostreremo che la quarta dose previene il contagio allora è importante, però se sarà un vaccino che ci protegge un pochino di più diventa piuttosto inutile. C’è bisogno dei dati. Per ora non ci sono né sulla quarta dose e neanche sul vaccino contro Omicron”. Peggio va sulla terza dose dopo due di Johnson&Johnson: “A dir il vero non l’ho capito bene e non so rispondere alla domanda se serve fare una terza dose, è poca la popolazione che lo ha fatto. Non so che rispondere” conclude Rasi.