l'infettivologo

Tagadà, "chi decide sul vaccino obbligatorio". Il prof Morrone fa chiarezza sulla dose Pfizer ai bambini

Giada Oricchio

L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha approvato il vaccino contro il Covid per i bambini tra i 5 e gli 11 anni e Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco, deciderà in merito tra l’1 e il 3 dicembre. Presto sarà dato il via libera alle prenotazioni e come ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sarà avviata una forte campagna informativa per rassicurare i genitori esitanti. “Tagadà”, l’approfondimento politico del pomeriggio di LA7, ha già iniziato ospitando il professor Aldo Morrone.

Il primario infettivologo dell’ospedale San Gallicano di Roma ha messo le cose in chiaro: “Gli Stati Uniti hanno vaccinato più di 3 milioni di bambini e hanno dimostrato che rischi seri non ce ne sono, c’è dolore nella sede della puntura. Il vaccino per i bambini è lo stesso Pfizer o Moderna ma la cosa più importante è che va fatta una dose minore, invece dei 30 microgrammi, viene fatta una dose da 10 e l’altro punto è che la dose successiva verrà fatta a 4 settimane, ma si dovrà vedere. E’ molto importante vaccinare i bambini perché sono quelli che hanno una memoria innata più lunga rispetto al futuro di questa pandemia. E poi abbiamo un problema, abbiamo un netto aumento di contagi nella categoria 5-11 a livello italiano e europeo”.

Morrone, medico di fama mondiale, ha invece tentennato sull’introduzione dell’obbligo vaccinale. “Noi non diciamo che non esiste nessun rischio altrimenti dovremmo chiudere le farmacie dove si vendono medicine con effetti collaterali. Noi non diciamo che non diventi obbligatorio, diciamo che ci sono stati 22.000 bambini contagiati in queste settimane e che ci può essere una patologia grave, la sindrome multi sistemica. Noi diciamo che il rapporto tra beneficio-rischio è a favore del vaccino. Se Ema o Aifa decidono che è obbligatorio? No, è la politica che lo decide”.