Nuovo allarme dalla Cina: aumentano i casi di aviaria, già sei morti
Un nuovo allarme arriva dalla Cina. Secondo i dati analizzati nelle ultime settimane dagli esperti, sarebbero in aumento il numero di casi di persone infettate dall'influenza aviaria. Un particolare ceppo del virus sembra essere «cambiato e potrebbe essere più contagioso per le persone».
Come ricorda l'Iss, «identificata per la prima volta in Italia più di un secolo fa, l'influenza aviaria è una malattia degli uccelli causata da un virus dell'influenza di tipo A, che può essere a bassa o ad alta patogenicità. Diffusa in tutto il mondo, l'influenza aviaria è in grado di contagiare pressoché tutte le specie di uccelli, anche se con manifestazioni molto diverse, da quelle più leggere fino alle forme altamente patogeniche e contagiose che generano epidemie acute. Se causata da una forma altamente patogenica, la malattia insorge in modo improvviso, seguita da una morte rapida quasi nel 100% dei casi».
Sui dati dei morti l'Iss casca nella trappola che si era teso da solo
Ora la Cina avrebbe segnalato all'Oms 21 infezioni umane con il sottotipo H5N6 dell'influenza aviaria nel 2021, rispetto alle sole 5 dell'anno scorso. Sebbene i numeri siano molto inferiori alle centinaia di contagiati da H7N9 nel 2017, le infezioni sono pesanti, causando molti malati gravi e almeno sei morti. La maggior parte dei casi è entrata in contatto con il pollame e «non ci sono casi confermati di trasmissione da uomo a uomo», ha fatto sapere l'Oms.