il caso

Nunzia Alessandra Schilirò, sanzione disciplinare per la poliziotta no green pass: "Vado avanti con o senza divisa"

Non si placa la polemica, con strascichi disciplinari, sull'intervento della poliziotta Nunzia Alessandra Schilirò alla manifestazione no green pass di Roma. La vicequestore della Polizia di Stato sarà infatti sottoposta a procedimento disciplinare che sul palco di piazza San Giovanni, sabato 25 settembre, era stata presentata dai promotori come dirigente della Polizia di Stato. "Sono qui come libera cittadina per esercitare i miei diritti garantiti dalla Costituzione" aveva detto bollando l'obbligo di certificato verde che attesta l'avvenuta vaccinazione (oltre alla comprovata negatività nelle 72 ore precedenti o la guarigione dal Covid) come illegittimo. 

 

La poliziotta oggi ha commentato il provvedimento con un post su Facebook. "È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’amministrazione", scrive Nunzia Alessandra Schilirò.

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe

"Google dedica alla professione che svolgo molte pagine. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso - afferma - Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese".

 

La posizione spacca l'opinione pubblica. Totale solidarietà alla Schilirò è arrivata dall’europarlamentare Francesca Donato secondo la quale il vicequestore "nella veste di libera cittadina è intervenuta a Roma in difesa della legalità costituzionale. Azione disciplinare conferma fondatezza della sua denunzia".

 

Di opinione opposta il senatore Maurizio Gasparri, componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia, che invoca sanzioni ancora più pesanti. "Altro che provvedimento disciplinare. Il vicequestore di Roma che a piazza San Giovanni ha preso posizioni nettamente no vax e contro il green pass andrebbe quanto meno sospesa dall’incarico. Ciascuno è libero di avere le proprie opinioni. Ma chi ricopre determinati incarichi deve agire con maggior prudenza e responsabilità. Salire su un palco in qualità di dirigente della Polizia di Stato per sostenere vaneggianti tesi negazioniste, tra l’altro nel momento stesso in cui gli agenti erano impegnati a garantire la sicurezza contro le violenze di alcuni manifestanti, è un insulto al buonsenso e un affronto alla divisa. Non è in questo modo che si rende un buon servizio al Paese. Questa storia non può finire così".