lo scontro

Gli attivisti della privacy ci salvano dall'occhio indiscreto di Apple. Per ora...

Apple ha deciso di ritardare il lancio del sistema per rilevare foto pedopornografiche e di abusi sessuali su iPhone, dopo le violente polemiche da parte degli attivisti per la privacy. «Il mese scorso abbiamo annunciato l’implementazione di sistemi per proteggere i bambini da predatori che utilizzano strumenti di comunicazione per reclutarli e sfruttarli e limitare la diffusione di materiale pedopornografico», ha affermato Apple in una nota. «Sulla base del feedback di clienti, gruppi di pressione, ricercatori e altri, abbiamo deciso di dedicare più tempo per raccogliere input e apportare miglioramenti prima di introdurre queste funzionalità di sicurezza per i bambini che riteniamo essere di fondamentale importanza», ha detto la società di Cupertino.

 

 

In un primo momento, Apple aveva spiegato che avrebbe lanciato le nuove funzionalità per la sicurezza dei bambini entro la fine dell’anno, dopo la presentazione del suo ultimo software mobile, iOS 15, previsto per questo mese. Il ritardo ha sconcertato alcuni gruppi di attivisti per la protezione dei bambini. Andy Burrows, capo della sicurezza online dei bambini presso l’ente benefico britannico NSPCC, ha affermato che la concessione di Apple è stata «incredibilmente deludente» e che la società «avrebbe dovuto resistere».