la proposta a draghi

No Vax "fuori dal sistema sanitario nazionale", linea dura per chi non si vaccina

La variante Delta ormai dominante nelle previsioni degli esperti ha innalzato la quota di vaccinati necessaria a dare un colpo decisivo alle ondate di contagi Covid. Tanto che per convincere anche i più scettici a vaccinarsi si studiano proposte senza precedenti. Oltre il vaccino obbligatorio o l'estensione del green pass. 

 

"Appare ormai chiaro ai più che l’unica risorsa che abbiamo a disposizione per sconfiggere il Covid è la vaccinazione. Purtroppo, una agguerrita minoranza della popolazione rischia di mettere a repentaglio l’obiettivo dell’immunità di gregge, raggiungibile solo se l’80% dei cittadini si immunizza", dichiara Franco Dal Mas, senatore di Forza Italia, componente della commissione giustizia.

 

Il parlamentare azzurro, si è già "detto favorevole, più di una volta, all’obbligatorietà del vaccino, ma a ogni obbligo deve corrispondere una sanzione per mancato adempimento. Quale la più opportuna per chi, coi propri comportamenti mette a rischio la salute di tutti?", si chiede. 

 

"Una risposta l’ha data il costituzionalista Alfonso Celotto: l’esclusione dal servizio sanitario nazionale, garantendo solo le cure urgenti ed essenziali. È vero, secondo la Carta, la salute è un diritto dell’individuo, un diritto che però vale come l’obbligo, di stesso rango costituzionale, dell’adempimento di doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, come appunto la vaccinazione", argomenta Dal Mas. Insomma, il diritto alla salute vale solo se non si mette a repentaglio quella degli altri. "La strada può dirsi tracciata, ove necessario, per evitare nuove morti e chiusure, abbiamo lo strumento, i vaccini, e anche la pena per chi non lo usa, l’esclusione dal servizio sanitario nazionale - conclude il senatore - Alla politica, adesso, il compito di prendere decisioni coraggiose".