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Fortuna – the Giant and the Girl, la famiglia Loffredo pronta alla battaglia legale sul film: nessuna autorizzazione

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Il legale del papà di Fortuna Loffredo (Pietro), la bimba di 6 anni violentata e scaraventata giù dal balcone e uccisa a Caivano nel 2014 prova a bloccare uscita del film con Valeria Golino prodotto dalla Rai perché non è stata chiesta l’autorizzazione ai genitori. Gli autori si difendono dicendo che la storia è di pura fantasia e soltanto "liberamente ispirata" al caso di cronaca, che comunque è di pubblico dominio. Sarà battaglia in tribunale. Queste le parole di Angelo Pisani, insieme a Simona Trongone legale della famiglia Loffredo: “

 

 

“Oltre a una denuncia penale abbiamo anche presentato presso il Tribunale di Napoli un ricorso cautelare per il blocco del film su ‘Fortuna’, la bimba di 6 anni uccisa il 24 giugno 2014 e scaraventata dal terrazzo dell'ottavo piano del Parco verde di Caivano dopo atroci violenze sessuali, che meriterebbe giustizia e condanna di tutti i responsabili altro che passerelle cinematografiche . Chiederemo chi ha finanziato il film, perché hanno ignorato i diritti dei genitori e denunciamo che si gira la testa dall’altra parte forse perché Fortuna non era una bimba di Posillipo o di una fiorente città del Nord. Non è giusto che i genitori e i fratellini di Fortuna debbano rivivere la tragedia e il dolore anche attraverso gli schermi cinematografici, più dei colpevoli e condannati sono le vittime che hanno diritto alla serenità e all’oblio dal male subito. Ciò che più indigna poi è sentire i responsabili del film negare le evidenti similitudini tra la pellicola, che porta anche il nome della sfortunata bimba di Caivano, e la tragedia vissuta da Fortuna. Similitudini, peraltro, sottolineate anche da tutta la critica cinematografica e stampa. I genitori non hanno dato alcun consenso, sta andando in onda solo ipocrisia, assistiamo al parossismo del politicamente corretto, temi come la pedofilia vanno trattati con i piedi di piombo, anzi di più!!! Sarebbe bello che tutti si impegnassero senza paura dei poteri forti per evitare altri danni ai fratellini di fortuna che con tali esempi saranno ancora vittime di atroce violenza…”.

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