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L'Aria Che tira "la verità sulla variante indiana". Il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia picchia duro, le colpe

Giada Oricchio

A “L’Aria che Tira”, mercoledì 28 aprile su LA7, Francesco Vaia, direttore sanitario dell’INMI Lazzaro Spallanzani di Roma, bacchetta il governo: “La risposta al Covid-19 deve essere di sistema. Nessun allarmismo sulla variante indiana. Nuova ondata a maggio? Crisanti non faccia il veggente”.

Netto, preciso, chiaro. Il professor Francesco Vaia ha spiegato a “L’Aria che Tira” perché le varianti del Covid-19 non devono spaventare: “E’ una questione paradigmatica. La variante indiana sarà come quella inglese, evitiamo di spaventare l’opinione pubblica e gli italiani: non stiamo per morire tutti. Da noi tutti i tamponi hanno dato zero casi di variante indiana. E’ abituale, normale che il virus muti la sua proteina spike. Ci saranno tante mutazioni. Il nostro compito è sequenziarle, isolarle e studiarle in modo da calibrare i vaccini e gli anticorpi. Ci stiamo preoccupando in maniera precoce e intempestiva, non abbiamo nemmeno ancora studiato la variante indiana. Inoltre, possiamo evitare che la variante sia trasmessa facendo tamponi e con una quarantena fisicamente determinata. Abbiamo chiamato il Ministro e il commissario per dire di accogliere chi viene dall’India nelle caserme per la quarantena, non per ghettizzarle, ma per i loro interessi e quelli della comunità romana. Basta pietismo e solidarismo inutili”.

Il professor Vaia ha sottolineato perentorio che occorrono operazioni di sanità pubblica tempestive: “Capisco gli annunci ma non facciamo allarmismo. Noi stasera andremo a Fiumicino a tamponare i cittadini che arrivano dall’India, ma deve essere un’azione di sistema, non individuale. Lo ribadisco fino alla noia: la risposta vincente al Covid deve essere di sistema, non può essere mia, dello Spallanzani o individuale”.

Nessun terrorismo anche sulle riaperture: “Io sono un aperturista, ovviamente in sicurezza. Il professor Crisanti dice una cosa giusta sull’importanza della campagna vaccinale: più si vaccina, più ci mettiamo in sicurezza, ma non possiamo oscillare tra aperturisti e chiusuristi, troviamo un punto di equilibrio: è saggio aprire sempre di più man mano in base ai dati epidemiologici, ieri i numeri erano buoni e la curva era al punto più basso da mesi”. Ma non ha risparmiato una frecciatina all'amico e microbiologo Andrea Crisanti: “Prevede una nuova ondata a fine maggio? Non faccia il veggente, non so da cosa prenda queste informazioni. E sottolineo che il presidente Draghi non deve essere microbiologo o virologo. La politica deve avere il primato nelle decisioni, guai a quel paese che si affida agli scienziati”.