emergenza covid

Il commissario Ue Breton: "Sta arrivando il quinto vaccino. Vedremo se rinnovare AstraZeneca"

«L’Unione Europea dispone di quattro vaccini contro la Covid-19 che funzionano, cioè BioNTech/Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. E sta arrivando il quinto», cioè CureVac. Lo sottolinea il commissario europeo all’Industria Thierry Breton, intervistato da Sky Tg 24 in collegamento da Bruxelles. «Siamo l’unico continente con un numero così alto di vaccini. È la grande chance dell’Europa. È una partnership tra Usa ed Europa: se andiamo avanti come vedo, è perché c’è stata una fortissima collaborazione tra Europa e Usa». «Se tutto continua regolarmente e questa non è una scienza esatta, ho davvero speranze, perché riusciremo a consegnare abbastanza dosi per metà luglio per essere tutti quanti vaccinati, con due iniezioni per la maggior parte, uno per J&J, per vaccinare il 70% degli adulti a metà luglio».

 All’Italia verranno consegnati nel corso del secondo trimestre «54 milioni di dosi» di vaccini contro la Covid-19, incluse quelle di CureVac, che dovrebbero iniziare ad arrivare intorno a «fine maggio-metà giugno», a fronte delle circa «14 milioni» di dosi ricevute dal Paese nel corso del primo trimestre. Si tratta di un numero di dosi «più che triplicato» rispetto a quello ricevuto dall’Italia nel corso del primo trimestre, sottolinea Breton. L'Ue oggi dispone di 53 stabilimenti attivi nella produzione di vaccini contro la Covid-19 e ha una capacità produttiva «superiore ai 200 milioni di dosi al mese». Poi il commissario europeo ha aggiunto: "Vedremo se rinnovare il contratto con AstraZeneca". 

La campagna vaccinale contro la Covid-19 in Europa «sta accelerando molto. Abbiamo questa notizia freschissima su Johnson & Johnson, questo accelererà ancora di più la vaccinazione: è l’ennesima buona notizia», ha precisato il commissario commentando le valutazioni dell’Ema sul vaccino di Janssen (J&J). «Credo che la vaccinazione ci consentirà di tornare ad una vita normale», conclude Breton, sottolineando infine che «Israele dipende dall’Ue al 100%» per i vaccini anti-Covid, mentre la Gran Bretagna dipende dall’Ue «al 70%».