esplode la rabbia

Protesta ristoratori a Circo Massimo, tensione con la polizia: vogliono un incontro col governo

Tensione al Circo Massimo durante la protesta dei ristoratori. La polizia ha formato un cordone in via dei Cerchi per impedire che i manifestanti si dirigessero verso Montecitorio. Alcuni manifestanti hanno chiesto che una piccola delegazione sia autorizzata a dirigersi verso il Parlamento per portare lì la propria protesta.

 

Le forze dell’ordine hanno chiesto di individuare tra i manifestanti una delegazione di cinque persone. I rappresentanti dei ristoratori dovrebbero essere ricevuti da un esponente di governo. E non si è ancora trovata unità sui nomi tra le varie sigle presenti.

 

I ristoratori maremmani hanno appeso ad un cavo diverse mutande gialle e rosse con lo slogan «L'Italia ci ha lasciato in mutande, ora basta». «Siamo un gruppo di ristoratori -dicono- non siamo un’associazione di categoria, non abbiamo un partito politico, siamo solo ristoratori arrabbiati che si sono uniti per cercare una soluzione, per cercare di farsi ascoltare. Lo Stato non ci sta ascoltando, ha solamente dato dei piccolissimi e inutili ristori a noi proprietari e una misera cassa integrazione ai nostri dipendenti che ormai non ce la fanno più. Si parla di poche centinaia di euro con cui le famiglie non possono andare avanti. Siamo in piazza oggi estenuati da mesi di chiusure, non possiamo più aspettare neanche più una settimana. Noi non abbiamo partiti politici e non vogliamo che, come invece è accaduto ieri, ci siano degli infiltrati di destra. La Polizia sa bene chi sono ma non li ferma perché così fa passare noi ristoratori come violenti e guerriglieri. Noi vogliamo solo lavorare, il governo ci ascolti seriamente. Si può riaprire con precisione e regole adatte».

«È una manifestazione pacifica, non ci interessa tirare bombe carta o cose simili. Prendiamo le distanze da ciò che è avvenuto ieri», dice un altro manifestante.

Intorno alle 16 è terminata la manifestazione «Una volta,per tutti». Gran parte delle persone partecipanti ha abbandonato il sit-in. Dopo alcuni attimi di tensione con le forze dell’ordine la situazione è tornata alla normalità. Una delegazione formata da ristoratori ha lasciato l’area della manifestazione per essere ricevuta dal sottosegretario Deborah Bergamini.

Come ha dichiarato Angelo Di Stefano, coordinatore nazionale delle partite Iva, peró, la delegazione «non rispecchia gli interessi di tutti i manifestanti, poiché non vede coinvolti i rappresentanti di tutte le associazioni presenti». Nessun membro delle partite Iva, infatti, ha preso parte alla delegazione.