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Otto e mezzo, Alessandro Sallusti disintegra Michela Murgia su Astrazeneca e Arcuri

Giorgia Peretti

“Gli italiani si fidano più di Draghi che di Arcuri”. Basta una frase al direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti per disintegrare la scrittrice Michela Murgia che attacca il premier Mario Draghi. Entrambi erano ospiti di Lilli Gruber, nella puntata di mercoledì 17 marzo, a Otto e mezzo su LA 7. In studio si discuteva del consueto silenzio del premier dal momento dell’insediamento a Palazzo Chigi. Silenzio che continua a far discutere, specie a seguito della psicosi sociale dopo lo stop della campagna vaccinale con AstraZeneca.

La scrittrice sembra ricordare con nostalgia le conferenze stampa di Conte affermando senza troppi giri di parole la sua mancanza di fiducia nel nuovo governo. In merito alla decisione del blocco dei vaccini AstraZeneca, la Murgia si aspettava un neopresidente del consiglio più espansivo, che esprimesse al paese intero la scelta di fermare momentaneamente la campagna vaccinale. Infatti, su Draghi esordisce così: "Io non ho avuto fiducia sin dal primo momento in questo governo.” Poi continua lanciando in aria frecciatine: “per alcune persone ha avuto molto credito all’inizio. Questo episodio farà durare meno la luna di miele con gli italiani. Il suo vero problema è che non comunica". Non tarda ad arrivare la stoccata di Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale che difende la scelta di Draghi di seguire la Germania sui vaccini e replica alle accuse della Murgia così: “Come avrebbe potuto giustificare una scelta diversa? Gli italiani si fidano più di Draghi che di Arcuri rispetto alle vaccinazioni".

Poi Sallusti ha sottolineato come la decisione dello stop delle dosi inglesi spetti in primis all'Ema e non al governo italiano, per questo il presidente del consiglio ancora non ha comunicato al paese. "Io credo che in questo momento l'esecutivo abbia preparato due piani, uno A e uno B, quindi aspettiamo e vediamo domani. Solo dopo questo, se Draghi non spiega perché è d'accordo con Angela Merkel o meno, darò ragione alla Murgia".