discoteche aperte

Caso Sardegna, mozione di sfiducia a Solinas

Movimento 5 Stelle, Progressisti, Partito Democratico e Leu hanno depositato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione, Christian Solinas «alla luce degli sviluppi odierni sul caso della riapertura delle discoteche in Sardegna. Quanto successo è estremamente grave - affermano i consiglieri regionali di opposizione - I sardi non meritano di essere governati in questo modo. La fiducia e la trasparenza sono valori fondamentali e il Presidente Solinas li ha violati». Gli esponenti di centrosinistra e Cinquestelle si rivolgono anche ai colleghi di maggioranza: «Come opposizioni unite chiediamo la condivisione della mozione da parte di tutti i colleghi che tra la maggioranza abbiano il senso di responsabilità e l’onestà intellettuale di riconoscere un fallimento di governo».
 

 

 

Come nasce il caso? Il Comitato tecnico scientifico della Sardegna aveva espresso parere negativo sull'ipotesi di riapertura delle discoteche, il 6 agosto scorso, riapertura avvenuta poi con ordinanza del Presidente della Regione, Christian Solinas, firmata l’11 agosto. Ma la Regione Sardegna ha precisato che il documento dei tecnici del 6 agosto non era riferito all'ordinanza dell'11 agosto. «Con riferimento al documento pubblicato dal sito Repubblica.it, si precisa che lo stesso, rilasciato in data 6 agosto 2020, non è riferito all’Ordinanza n. 38 dell’11 agosto 2020, ma ad una bozza di linee guida regionali per il settore delle discoteche, mai adottate». È quanto si legge nella nota dell’Ufficio stampa della Regione. «L’ordinanza n. 38, infatti, assunta in condizioni di curva epidemiologica prossima allo zero, ha seguito un differente iter procedimentale, che ha comunque previsto prescrizioni più stringenti rispetto alle linee guida nazionali e coerenti con le osservazioni espresse dal comitato tecnico scientifico regionale». «La stessa ordinanza, sollecitata da un Ordine del giorno approvato dall’intero Consiglio Regionale, è rimasta in vigore dal 12 al 16 agosto. Spiace - riportano fonti della Presidenza della Regione - dover constatare che alcune imprecisioni nel riportare i fatti paiano tutte coordinate a realizzare un medesimo disegno, orientato a supportare le ricostruzioni strumentali e faziose di una parte politica, e che continuano ad alimentare un clima d’odio inutile in un contesto di emergenza quale quello attuale».