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Discoteche aperte in Sardegna, la procura apre un'inchiesta

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L'esplosione dei contagi la scorsa estate finisce in tribunale. La Procura di Cagliari ha aperto un’inchiesta sulla decisione di non chiudere le discoteche all’aperto, lo scorso agosto in Sardegna, dopo il lungo servizio andato in onda ieri sera durante la trasmissione di RaiTre Report. La decisione, contenuta in una ordinanza firmata dal presidente della Regione, Christian Solinas, e supportata da un ordine del giorno del Consiglio regionale e dal parere del Comitato tecnico scientifico della Sardegna, sarebbe arrivata - secondo quanto dichiarato a Report da alcuni esponenti della maggioranza che governa la Regione - per la pressione che arrivava dagli organizzatori e gestori dei tanti locali isolani, soprattutto del Nord Sardegna, che sotto Ferragosto avrebbero avuto un forte contraccolpo economico se i locali fossero stati chiusi, come sembrava voler fare in un primo momento il Governatore sardo. Secondo la ricostruzione giornalistica, l’aver mantenuto aperte le discoteche nella settimana di Ferragosto ha favorito la diffusione del virus in Sardegna, che fino all’inizio dell’estate era considerata Covid free. Da qui l’inchiesta della Procura, che sarebbe incentrata anche sul parere del Comitato tecnico scientifico alla base della decisione assunta con l’ordinanza, parere che finora non è mai stato reso noto.

 Per domattina, intanto, il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ha convocato una conferenza stampa sul tema, mentre con una nota di oggi i consiglieri del M5S ricordano di non aver votato l’ordine del giorno bipartisan che invitava il presidente Solinas a valutare l’apertura delle discoteche nel rispetto delle norme antiCovid.

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