Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Coronavirus, spuntano i diagrammi spaventosi. Guido Bertolaso lancia l'allarme: "A novembre come a marzo"

  • a
  • a
  • a

Il nuovo record di contagi da coronavirus terrorizza l'Italia: i positivi sono 26.831, in aumento anche i decessi: sono 217 per un totale di 38.122 vittime dall'inizio della pandemia.  "Tra due settimane sarà come a marzo" annuncia Guido Bertolaso al Corriere della Sera, la ondata di coronavirus è inarrestabile. "La vedo molto dura, la situazione. Complicata e piena di tranelli", spiega l'ex capo della Protezione civile che nella scorsa primavera è stato consulente della Regione Lombardia e della Regione Marche. "L'epidemia ora abbraccia tutta Italia. Il virus si è sparpagliato ovunque". 

La regione più colpita resta la Lombardia, con 7.339 positivi a fronte di 42.684 tamponi effettuati, per una percentuale in lieve calo, rispetto a ieri, pari al 17,1 %. I decessi sono stati 57. A Milano si concentra quasi la metà dei casi: 3.211, di cui 1.393 a Milano città. Elevati contagi anche nella provincia di Monza e Brianza, dove i nuovi positivi sono 930, e a Varese con 920 nuovi casi.

Bertolaso fa il punto riferendosi agli ultimi diagrammi spaventosi sul virus: "Si vede chiaramente come a metà del prossimo mese la curva di contagi, ricoveri e morti avrà un'impennata insostenibile se non si prendono subito misure drastiche. Se il diagramma corrisponde a verità, rischiamo tra poco più di due settimane di ritrovarci nei guai. I pilastri necessari per contrastare l'epidemia si stanno sgretolando, il servizio sanitario ha l'acqua alla gola e non sarà in grado di rispondere all'emergenza incalzante". 

Secondo Bertolaso l'unica soluzione oggi è il lockdown totale. Il mezzo lockdown quindi non basta? "No, credo che sarebbe meglio fermare del tutto il Paese per un mese, subito, siamo ancora in tempo per non arrivare a quei numeri. Con uno stop generale, da un lato potremmo cercare di arrestare la diffusione, dall'altro permetteremmo al sistema di riorganizzarsi. Resettiamo l'Italia, senza aspettare di vedere se le nuove misure sono state efficaci", il pensiero dell'ex capo della Protezione civile. "Capitolo medicina base: dovevano essere assunti 10 mila infermieri. Dove stanno, come sono stati distribuiti? Il filtro dei medici di famiglia - rimarca Bertolaso - è di nuovo saltato e i pronto soccorso sono sotto pressione. Tagliate le visite ambulatoriali ordinarie, ed è gravissimo perché patologie gravi rischiano di essere diagnosticate troppo tardi".

Dai blog