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Paura dei contagi, il Trentino Alto Adige cancella i mercatini di Natale

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I mercatini di Natale del Trentino Alto Adige davanti alla crescente seconda ondata della pandemia di Covid-19 sono costretti ad alzare bandiera bianca. La cancellazione era solo una questione di giorni perché il nuovo Dpcm non prevede sagre, fiere e luoghi che favoriscono gli assembramenti. Quale luoghi più favorevoli agli assembramenti dei tipici Mercatini di Natale?

Dopo la decisione di ieri del Comune di Trento di cancellare l’edizione 2020, oggi a comunicare l’annullamento di tutti i Mercatini dell’Alto Adige è stato il governatore Arno Kompatscher. Una decisione salomonica favorita qualche ora prima dalla richiesta di cancellare tutto dall’Unione commercio turismo dell’Alto Adige. Cancellazione significa niente bancarelle a Bolzano - sarebbe stata l’edizione numero 30 del primo mercatino di Natale d’Italia (la prima nel 1991) - a Bressanone, a Merano, a Brunico e a Vipiteno. Non si terranno nemmeno i mercatini dell’Avvento, ovvero quelli che venivano allestiti nelle località minori ma ad alta vocazione turistica durante i fine settimana o tra Natale e l’Epifania.

Il Covid-19 cancella tutto anche le antiche tradizioni, dalle feste alle sfilate - su tutte quelle di San Nicolò e i Krampus (diavoli) - che da sempre caratterizzano il periodo natalizio. Kompatscher nel comunicare la cancellazione dei mercatini ha detto che la «priorità in questo momento è quello di garantire il funzionamento della scuola e delle imprese e non quello che è rinunciabile» auspicando comunque un’atmosfera natalizia tra le vallate altoatesine. Negli anni passati i Mercatini di Natale erano presi d’assalto da migliaia di visitatori, soprattutto italiani. Pullman organizzati, treni speciali, pacchetti turistici, offerte che abbinavano al soggiorno in montagna quello in città, i mercatini sono stati un vero boom per le economie locali. Per diverse edizioni si sono registrati numeri da record. A Bolzano, per esempio, ci sono state domeniche con 300 pullman per un totale di oltre 1400 durante tutto il periodo ma anche 30-40mila presenze in una sola domenica. In Alto Adige ci sono stati alcuni Ponti dell’Immacolata che hanno visto una presenza, solo dedicata ai mercatini, di 160-170mila persone. Numeri che al termine del fine settimana causavano il blocco dell’autostrada del Brennero con code di oltre 100 chilometri e viaggi di rientro lunghissimi. Dopo alcuni infetti nelle bande musicali, oggi è stato deciso che il numero massimo di coristi e orchestrali è 15. Altra tradizione altoatesina è il Toerggelen, le castagnate autunnali nei masi di montagna che spesso radunano decine di persone. I partecipanti e ristoratori dovranno attenersi alle vigenti normative anti-covid e le grandi tavolate saranno solo un ricordo. 

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