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Coronavirus, boom contagi e raddoppiano i decessi. Torna l'incubo lockdown

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Si fa di giorno in giorno più duro il bilancio di contagi e decessi legati al coronavirus nel nostro Paese. Le vittime nelle ultime 24 ore sono quasi raddoppiate rispetto al giorno precedente, 83 contro le 43 di mercoledì. Nuovo record di casi, con 8.804, quasi 1.500 in più sempre rispetto a mercoledì, a fronte però anche oggi di un incremento dei tamponi effettuati che toccano il picco di 162.932 in un giorno, 10mila in più. Le vittime dall'inizio della pandemia sono 36.372 su 381.602 contagiati.

Non buone le notizie anche sul fronte dei guariti o dimessi, che sono 1.899, in calo rispetto ai 2.037 del giorno precedente. Sono ormai così quasi 100mila (99.266) gli attualmente positivi, mentre cresce la pressione sugli ospedali con 47 nuovi ricoveri in terapia intensiva (ora sono 586) e 5.796 ospedalizzati, 326 in più in un giorno.

Drammatici i dati, ancora una volta, soprattutto in Lombardia, con 2.067 nuovi casi e 26 morti. Ma anche il Piemonte e la Campania salgono sopra i mille nuovi casi in un giorno, rispettivamente con 1.033 e 1.127. In Campania, a fronte di 317 guariti, l'aumento di 810 attualmente positivi in 24 ore fa scattare misure più rigide, come aveva deciso il governatore, Vincenzo De Luca, nel caso in cui si fossero superati gli 800 casi. Anche a Torino saranno limitate per 15 giorni le occasioni di assembramento.

Ma i dati non sono confortanti in quasi tutte le regioni. In Sardegna si registrano 180 nuovi casi, 257 in Puglia, 136 in Friuli Venezia Giulia e in Toscana 581. Tutti numeri record.

In questo quadro, il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 7-13 ottobre, rispetto alla precedente, un incremento esponenziale nel trend dei nuovi casi (35.204 contro 17.252) a fronte di un moderato aumento dei casi testati (505.940 contro 429.984) e di un netto incremento del rapporto positivi/casi testati (7% contro 4%). "Nell'ultima settimana - afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - si rileva un raddoppio dei nuovi casi, a conferma di un incremento esponenziale che si riflette anche sulla curva di pazienti ospedalizzati con sintomi e in terapia intensiva. Con l'aumentare vertiginoso dei numeri il dato nazionale non rende conto delle marcate differenze regionali e provinciali che richiedono provvedimenti più restrittivi, al fine di circoscrivere tempestivamente tutti i focolai e arginare il contagio diffuso". Per Cartabellotta, "gli effetti delle misure del nuovo Dpcm, oltre a non poter essere valutati prima di tre settimane, saranno in parte neutralizzati dall'incremento esponenziale dei contagi e dall'ulteriore sovraccarico dei servizi sanitari dovuto alla stagione influenzale". Serve dunque "intervenire tempestivamente con misure restrittive locali, compresi lockdown mirati, per spegnere i focolai, arginare il contagio diffuso e prevenire il sovraccarico degli ospedali".

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