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Coronavirus, salgono i casi in tutta Italia. A Roma sono 131

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Crescono i nuovi casi di coronavirus in Italia, 1.585 nelle ultime 24 ore, rispetto ai 1.452 di mercoledì, per un totale di 293.025. Aumentano anche i decessi, 13, contro i 12 del giorno prima: 35.658 complessivamente. Tutte le regioni hanno riportato nuovi contagi, dalla Valle d’Aosta (1) e il Molise (2) alla Lombardia (281) e la Campania (195). E tutti i principali indicatori fanno segnare un incremento: gli attualmente positivi 41.413 (+881), i ricoverati 2.348 (+63), i pazienti in terapia intensiva 212 (+5). Anche i tamponi effettuati: 101.773, contro i 100.607 di mercoledì.
Secondo il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, «l’Italia è il quarto Paese al mondo per numero di tamponi realizzati», ma la Fondazione Gimbe segnala invece un calo tendenziale. Nella settimana dal 9 al 15 settembre l’incremento di nuovi casi di Covid-19 è rimasto stabile, 9.837 rispetto ai 9.964 dei sette giorni precedenti, ma con 58mila tamponi effettuati in meno. «Al momento non risultano segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, ma il trend in costante aumento impone di mantenere la guardia molto alta, soprattutto in alcune regioni», rimarca il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.
Un supporto nella diagnosi arriverà dai test rapidi. «Io credo che sia proprio questione ormai di qualche settimana, di una o due settimane», ha annunciato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, che ha anche aperto sulla questione della differenza di capienza consentita tra i treni regionali, all’80%, e quelli a lunga percorrenza, al 50%. Una riduzione che sta mettendo in forte difficoltà gli operatori dell’alta velocità, soprattutto Italo, che ha già tagliato numerose corse su tutta la rete e ha paventato un’ulteriore sforbiciata, con conseguenti rischi per 1.500 posti di lavoro. Il tema della capienza «è già stato oggetto di una discussione» da parte del Cts, ha spiegato Zampa, «io penso che lo stesso Comitato tecnico scientifico si stia orientando nella direzione di uniformare tutto». 

Intanto nel Lazio, «su quasi 10 mila tamponi oggi si registrano 181 casi, di cui 131 a Roma, e due decessi. Il valore Rt è a 0,54, una valutazione di bassa diffusione». Lo sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, nel bollettino quotidiano dell’Unità di crisi della Regione. «Nella Asl Roma 1 sono 50 i casi nelle ultime 24 ore e di questi sei sono casi di rientro, quattro con link dalla Sardegna, uno dalla Puglia e uno dalla Romania. Ventidue sono i casi con link familiare o contatto di un caso già noto e isolato - prosegue D’Amato - Nella Asl Roma 2 sono 76 i casi nelle ultime 24 ore e tra questi quattordici i casi di rientro, uno con link dalla Sardegna, quattro dal Bangladesh, due dall’Ecuador, uno dall’Egitto, uno dall’Inghilterra e nove con link alla comunità del Perù. Quindici sono contatti di casi già noti e isolati. Due i casi con link a stabile via del Caravaggio dove è in corso l’indagine epidemiologica». «Nella Asl Roma 3 sono 5 i casi nelle ultime 24h e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl Roma 4 sono 5 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl Roma 5 sono 9 i casi nelle ultime 24 ore e si tratta di un caso di rientro dall’Abruzzo, due casi individuati in fase di pre-ospedalizzazione e quattro sono contatti di casi già noti e isolati - sottolinea D’Amato - Nella Asl Roma 6 sono 7 i casi nelle ultime 24h e si tratta di due casi di rientro uno con link dalla Sardegna e uno dalla Rep. Dominicana. Due sono i contatti di casi già noti e isolati e due casi individuati su segnalazione del medico di medicina generale». «Nelle province si registrano 29 casi e zero decessi nelle ultime 24 ore. Nella Asl di Latina sono quindici i casi e si tratta di un caso di rientro dalla Sicilia, tre hanno un link al cluster del mercato ittico dove è in corso l’indagine epidemiologica. Nella Asl di Frosinone si registrano due casi e si tratta di un caso individuato in accesso al pronto soccorso. Nella Asl di Rieti si registrano otto casi e si tratta di contatti di casi già noti e isolati. Nella Asl di Viterbo si registrano quattro casi e si tratta di un contatto di caso già noto e isolato e tre casi hanno un link familiare tra loro», conclude D’Amato.

Sempre oggi si è tenuto un incontro in Regione Lazio con il professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova Andrea Crisanti, per istituire una task force sulle scuole.

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