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Nozze e funerali senza sacerdote. Potrà celebrare anche un laico

Angela Bruni

Nozze e funerali, a causa della carenza di sacerdoti, potranno anche essere affidati all'«assistenza» di fedeli laici «sotto la responsabilità dei parroci». Una misura concessa «in via eccezionale». Lo sottolinea il nuovo documento della Congregazione per il Clero diffuso ieri. Il vescovo, «a suo prudente giudizio, potrà affidare ufficialmente alcuni incarichi ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici, sotto la guida e la responsabilità del parroco», si legge nell’Istruzione «La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa». Nel dettaglio, i laici potranno presiedere la Liturgia della Parola, laddove non si può celebrare la messa per mancanza di sacerdoti, «ma non potranno invece in alcun caso tenere l’omelia durante la celebrazione dell’Eucaristia». E «dove mancano sacerdoti e diaconi, il Vescovo diocesano, previo il voto favorevole della Conferenza Episcopale e ottenuta la licenza dalla Santa Sede, può delegare dei laici perché assistano ai matrimoni». Così, accanto alla comunità, il documento della Congregazione per il Clero che ha l’ok del Papa, ha inteso favorire e promuovere, nel rispetto della normativa canonica essenziale, una pastorale di vicinanza e di cooperazione tra diverse comunità parrocchiali. Le parrocchie insomma sono chiamate ad una «svolta», e a trovare nuove modalità, argine all’«indifferenza», per avvicinare alla Parola di Dio. Soprattutto aperte a tutti, con particolare attenzione alle nuove forme di povertà, a chi è disoccupato e nel bisogno. «Sollecitato da non pochi Vescovi, - spiega il segretario della Congregazione...

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