IL NUOVO ALLARME

Torna l'incubo quarantena a Barcellona: 1300 contagi in un giorno

Non è l’estate delle vacanze in città, nemmeno nelle capitali europee. La pandemia di Covid-19 ha spinto gli amanti dei viaggi a convertirsi a destinazioni lontane dai grandi centri abitati, per arginare la paura del contagio, ma abbastanza vicine a casa da non far temere forzati rientri da incubo e mezzi di trasporto affollati.

Chi invece si è azzardato a visitare Barcellona, tra le più amate mete per le vacanze europee, incappa in una brutta sorpresa. Le autorità sanitarie hanno chiesto ai 5,5 milioni di abitanti di frenare la socialità che contraddistingue la capitale catalana, riducendola al minimo e restando il più possibile a casa. È un mix di ordini e raccomandazioni: vietati i raduni di oltre 10 persone, chiusi i locali notturni e le palestre, ma appello alla volontaria limitazione degli spostamenti, anche rinunciando ai fine settimana nelle seconde case fuori città.

All’origine c’è il più alto aumento nel numero dei contagi da coronavirus da settimane: 1.300 quelli confermati o presunti in un giorno. La portavoce del governo regionale ha chiesto ai cittadini rispettare le misure, sottolineando che è l’unica speranza per evitare un nuovo lockdown totale. Nel frattempo, in tutto il Paese si allarga l’obbligo di indossare mascherine, anche all’esterno, mentre i focolai attivi sono oltre 150.

Anche in Francia la pandemia si vede sul volto di abitanti e visitatori, mentre l’obbligo di indossarla è stato fissato per i luoghi chiusi dalla settimana prossima. Nel frattempo, molte attrazioni turistiche hanno riaperto, con attenzione al rispetto delle precauzioni anti-contagio. Ma l’obbligo di indossare le mascherine è già entrato in vigore in due aree dove le infezioni stanno aumentando, nel timore che le vacanze portino una nuova ondata. Accade nella regione di Finisterre, in Bretagna, e di Mayenne, nei Paesi della Loira, così come in alcune altre località e cittadine, mentre la Francia conta oltre 30mila morti per il virus.

Oltremanica, il premier Boris Johnson ha annunciato passi per la riapertura, tra cui la possibilità di assistere a spettacoli ed attività sportive anche al chiuso. Il Regno Unito fa così un nuovo balzo per uscire dal lockdown imposto il 23 marzo, mentre in Inghilterra l’uso delle mascherine diventa obbligatorio (dopo vari tentennamenti) in negozi e supermercati dal 24 luglio, così come lo è in Scozia, mentre in Galles e Irlanda del nord resta consigliato. Per chi non rispetta l’obbligo, il rischio è di multe fino a 100 sterline. Sui trasporti pubblici, invece, l’obbligo esisteva già dal 15 giugno.