paura in campania

A Mondragone arriva l'esercito ma Vincenzo De Luca esclude la zona rossa

No alla zona rossa a Mondragone e l'appello a stare tranquilli. il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella consueta conferenza stampa giornaliera, parla del nuovo grande focolaio che preoccupa le autorità cittadine e non solo. E mentre è arrivato l'esercito inviato dal ministro dell'Interno per tenere la situazione sotto controllo in seguito alle manifestazione e alle proteste di ieri, De Luca cerca di riportare la situazione alla calma. Ma ammonisce: "A Mondragone sono vietate le manifestazioni e gli assembramenti. l'uso della mascherina è obbligatorio anche all'aperto".

L'obiettivo è quello di stanare tutti i positivi e di evitare che il contagio si propaghi oltre le palazzine Ex Cirio, quelle sì, zona rossa, dove sono stati individuati i primi contagiati, per la maggior parte bulgari. Entrate e uscite sono controllate e vietate. Oggi, dice De Luca, sono stati effettuati 743 tamponi, 43 sono i positivi. Due camper stazionano davanti alla zona per effettuare i tamponi e si stima di fare 3-4 mila per individuare altri casi. Nel frattempo si sta procedendo alla ricostruzione dei contatti dei attuali malati.

Nella mattinata di ieri De Luca, aveva parlato col ministro Lamorgese ed era stato a Mondragone dove aveva incontrato i responsabili dell’ordine pubblico per fare il punto e organizzare controlli rigorosi che hanno potuto contare sull’arrivo di un contingente di militari e sul potenziamento dei servizi disposti da Prefettura e Questura.  «Nel vertice - spiega De Luca - sono state affrontate le questioni dell’ordine pubblico e sul piano sanitario; con Asl e Istituto Zooprofilattico abbiamo stabilito che nell’area contigua alla zona rossa dei cinque palazzi ex Cirio, ci saranno i camper che consentiranno ai cittadini di Mondragone di sottoporsi a tampone su base volontaria. I dati raccolti dallo screening saranno utili per ogni eventuale ulteriore decisione dell’Unità di Crisi della Regione». De Luca ribadisce che «al momento resta l’obbligo di quarantena per tutti quanti vivono nel palazzo ex Cirio. E per questo è indispensabile che venga rigorosamente rispettata l’ordinanza, con il contributo determinante delle forze dell’ordine cui si sono aggiunti anche i militari. Ovviamente al di là di ogni altra considerazione, come ormai ripetiamo dall’inizio del mese di giugno, ora più di prima è fondamentale il senso di responsabilità di ciascun cittadino. Risolveremo anche questa emergenza».