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Ora per l'Oms gli asintomatici non contagiano. Ma per gli esperti italiani non è così

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Per l'Oms i contagiati  asintomatici del coronavirus non trasmettono l'infezione ma sul nuovo dietrofront dell'Organizzazione mondiale della sanità è polemica. "Gli studi sulla trasmissione" del nuovo coronavirus "da individui asintomatici sono difficili da condurre, ma le prove disponibili sul tracciamento dei contatti riportate dagli Stati membri suggeriscono che gli individui con infezione asintomatica hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus rispetto a quelli che sviluppano sintomi", spiega in un tweet Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’Organizzazione mondiale della sanità, dopo averne parlato brevemente ieri in conferenza stampa a Ginevra. "In questi dati - spiega ancora l’esperta - è poi importante distinguere fra veramente asintomatici, pre-sintomatici e lievemente sintomatici. Occorre infine notare che la percentuale di soggetti riportati o stimati come ’asintomaticì non è la stessa percentuale di asintomatici che effettivamente trasmette" il virus.

 

Ma sulle questione non c'è unanimità di vedute. Ad esempio il coordinatore della gestione dell'emergenza in Puglia Pierluigi Lopalco ha detto: "Il virus rimane per molto tempo nei portatori e catene di contagio subdole fatte da asintomatici si possono propagare in modo silente ed entrare negli ospedali".

Per Federico Perno, direttore Medicina Laboratorio Ospedale Niguarda, le parole di Van Kerkhove vanno interepretate con attenzione. "I dati della letteratura ci dicono che una persona può infettare le altre - le parole di Perno riportate da Repubblica - se la carica virale è tale da poter contagiarle. Lo si è nella fase pre sintomatica, ma questo però non accade nel giorno 0, nella fase iniziale. C'è poi la fase asintomatica post guarigione, quando il tampone è positivo. Secondo un recente studio coreano anche in questa fase non si è contagiosi. Ci sono inoltre le persone asintomatiche che non si ammalano. Su questi pazienti si sa poco perché non ci sono dati, ma anche loro sono poco contagiosi. Quindi c'è una parte delle persone che non hanno i sintomi della malattia che non sono contagiose".

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