Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Coronavirus, l'ultima tesi di Ilaria Capua a DiMartedì: a cosa dobbiamo stare attenti

Giada Oricchio
  • a
  • a
  • a

La virologa Ilaria Capua ha dichiarato a “Di Martedì”, la trasmissione di Giovanni Floris su La7: “Si potrebbe evitare una seconda ondata di Covid19 ma occorrono investimenti sulla sanità e sistemare la rete ferroviaria intorno alla Lombardia: i treni sporchi hanno favorito il contagio”.

In un’intervista a Giovanni Floris, il direttore del One Health Center of Excellence, University of Florida (Usa) ha spiegato: “Una seconda ondata di Coronavirus significa che il virus fa capolino tra le maglie delle difese che noi abbiamo posto tra noi e la sua circolazione. Siamo noi che attraverso i nostri comportamenti e attraverso la ripresa delle attività possiamo facilitare il ritorno, ma vi assicuro che se continuiamo a osservare certi comportamenti come lavarci le mani spesso e tenere la distanza di sicurezza impediamo che il virus si diffonda, in questo caso potrebbe anche non esserci una seconda ondata. Dobbiamo difenderci bene. Il virus non si indebolisce con il caldo, lo vediamo dalle sequenze, si indebolirà solo se il suo 'motore' girerà diversamente”.

Sul caso Lombardia: “Vivo in un altro paese, ma con il buon senso posso dire che la Lombardia è un'anomalia. Insieme a tanti ricercatori stiamo lavorando per dare indicazione a chi prenderà le decisioni su quali siano le misure più opportune per evitare di ricadere in una cosa del genere. So che in Italia sta diventando uno scontro politico e questo mi dispiace molto perché c'è bisogno di andare avanti, di imparare dagli sbagli e guardare ad un futuro diverso e per certi versi migliore. Una delle più importanti soluzioni che si può adottare dal punto di vista sanitario è sistemare la rete dei treni che gira intorno alla Lombardia perché sono vecchi e sporchi e molto probabilmente hanno contribuito a diffondere il contagio. Questa catastrofe ha evidenziato i punti deboli e devono essere risolti. Sappiamo anche che il Covid19 è una malattia condizionata, è molto più grave nelle città che sono inquinate quindi bisogna capire quale inquinamento ci dà più problemi: auto, caldaie, agricoltura? Analizzati e scorporati i dati  bisogna fare i necessari investimenti sulla sanità”.

Nel corso dell'incontro webinar live "Il cammino della scienza e gli impatti per l’umanità" organizzato da The European House - Ambrosettì la virologa ha anche spiegato: "Quello degli animali potrebbe essere un vero pasticcio: alcuni recettori sono uguali e il numero degli animali che si stanno infettando sta iniziando ad aumentare. C’è l’esempio dei 4 allevamenti di visoni in Danimarca. Se il Sars-Cov-2 entra nei circuiti degli allevamenti o si diffonde fra gli animali anche domestici, si creerebbe un pericoloso travaso". 

Capua ha parlato dell’infezione a 360° affrontando anche altre tematiche ed evidenziando "qualche certezza rispetto a quello che sappiamo del virus, perché molti si divertono a dire ancora non lo sappiamo. Quello che è certo è che nell’uomo l’età è un fattore di rischio, che il virus non risparmia però i giovani, che gli assembramenti sono il pericolo principale, insieme agli spostamenti. Questa pare sia una malattia delle città, e una malattia dei movimenti, e noi dobbiamo ridisegnare un futuro altrimenti ci troveremo come ora nella prossima pandemia. Io però - ha aggiunto - sono ottimista e penso che dietro le nuvole ci sia sempre il sole: bisogna usare Covid per fare ciò che nessuno vuole fare. Covid ci dice: è ora che vi mettete a lavorare insieme. Un esempio su tutti: in questo periodo di chiusura, l’inquinamento si è ridotto e sembrava qualcosa di impossibile. All’università della Florida - ha concluso - ci concentreremo, fra le altre cose, sullo studio del perché il virus colpisce meno le donne, così come sullo studio della resilienza della natura nelle dimore storiche italiane".

Dai blog