prevenzione

Tumore alla prostata, l'algoritmo diagnostico è efficace per salvarsi dalla malattia

Giada Oricchio

La diagnosi precoce del tumore alla prostata si affida all’algoritmo. Questo tipo di cancro è il più diffuso tra gli uomini e il più temuto, ma adesso, secondo quanto riporta il sito “La Repubblica”, la matematica e la bioingegneria sono in grado di “dare un'indicazione sul livello di rischio del singolo paziente e magari in futuro potrebbero contribuire a ridurre le biopsie della prostata non necessarie”.

In uno studio pubblicato su Nature a settembre 2021 emergono i primi risultati favorevoli e il professor Francesco Porpiglia, ordinario di Urologia all'Università degli Studi di Torino e Presidente del Comitato Scientifico della SIU e coautore della ricerca, spiega: “Nel trial clinico l'algoritmo si è dimostrato efficace dato che ha consentito di prevedere con un alto livello di accuratezza i casi positivi e i casi negativi, potenzialmente evitando delle diagnosi non necessarie”.

  

Un vantaggio non trascurabile se si pensa che, dati alla mano, il 40% dei pazienti che effettuano la biopsia prostatica, per un sospetto diagnostico, hanno esito negativo, dunque non sono malati e potevano evitare l’indagine. I benefici dell’algoritmo non riguardano solo il paziente, ma anche il sistema sanitario: si liberano tempi, sale e apparecchiature per chi ha davvero bisogno di cure e terapie.