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Trentino: dove il vino parla la lingua della montagna
Il Trentino è una terra dove il vino racconta la montagna. Tra vallate ordinate e colline che sfidano l’altitudine, la vite diventa parte del paesaggio e specchio della sua identità. Qui il clima fresco, i terreni minerali e l’attenzione dei viticoltori danno vita a vini eleganti, precisi, riconoscibili.
Simbolo della regione è il Trentodoc, lo spumante metodo classico che nasce tra le rocce e matura in silenzio nelle gallerie scavate nella montagna. Bollicine fini, profumi nitidi e una freschezza che racconta l’aria delle Dolomiti: il vino trentino per eccellenza. Accanto a lui, il Teroldego Rotaliano, rosso intenso e autentico, e il Müller Thurgau della Val di Cembra, bianco aromatico e verticale, completano il ritratto di un territorio che ha fatto della qualità la propria misura.
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Negli ultimi anni, giovani vignaioli hanno riportato al centro l’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità, riscoprendo varietà autoctone e antichi metodi di vinificazione. Le cantine trentine sono oggi luoghi di accoglienza, dove degustare, conoscere e ascoltare storie di montagna e di vino.
Anche la tavola riflette questa identità: formaggi d’alpeggio, polenta, selvaggina e dolci di mele trovano nel calice l’abbinamento perfetto. In Trentino il vino non accompagna semplicemente il cibo: lo interpreta.
Visitare queste valli significa scoprire una cultura che unisce rigore e armonia. Un calice di Trentodoc o di Teroldego non è solo piacere: è un racconto di terra, fatica e orgoglio.